Via le erbacce, partiti i lavori: largo al 'Colosseo verde' di Milano

Decolla il cantiere del Parco archeologico dell’Anfiteatro romano. Progetto di archeologia green su 22mila metri quadrati

Il rendering del Colosseo verde

Il rendering del Colosseo verde

Milano, 30 dicembre 2018 - Dal sogno alla realtà. I primi squarci per eliminare barriere di cemento e prefabbricati che separano il parco archeologico dell’Anfiteatro romano di via De Amicis 17 dalla “selva” attorno di via Conca del Naviglio e via Arena uniti alle prime operazioni di pulizia segnano l’inizio dei lavori che restiuiranno a Milano il suo Colosseo. Un Colosseo imponente, di 155 metri di lunghezza e 122 di larghezza, speciale perché l’antica forma ovale sarà modellata da alberi e piante su una superficie di 22mila metri quadri.

Così entra nel vivo il progetto del Viridarium Amphitheatrum Naturae, archeologia green. L’operazione annunciata tre anni fa, promossa dalla Soprintendenza archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, in accordo con il Comune, è partita una manciata di giorni prima di Natale: la liberazione da recinzioni e piante infestanti nelle vie Conca del Naviglio (6.050 metri quadri) e Arena (3.750 metri quadri), dove si trovava il vivaio Riva che ha riconsegnato il sito al Comune lo scorso gennaio, e la pulizia andranno avanti fino al 31 gennaio; in questa prima fase l’area del parco passerà da 12mila metri quadri a oltre 22mila, inglobando gli spazi limitrofi abbandonati. «Già la percezione dell’area a colpo d’occhio dà l’idea di ampiezza e di visuali aperte – spiega la soprintendente Antonella Ranaldi – e risaltano viste da qui la cupola di San Lorenzo e il campanile di Sant’Eustorgio».

Il sito e il parco rimarranno chiusi al pubblico fino alla fine di gennaio. In primavera cominceranno gli scavi archeologici per effettuare le indagini mirate alla ricerca di testimonianze dello scomparso anfiteatro romano e per poter poi ricostruire il «Colosseo verde di Milano», evocandone la forma planimetrica con un disegno ellittico realizzato dalla vegetazione. Sarà il cuore del progetto, con la sistemazione definitiva e le nuove piantumazioni. Il polmone verde sarà ispirato ai viridaria antichi con 105 alberi tra cui cipressi che marcheranno il perimetro e 1.700 metri quadri di siepi di bosso, ligustro e mirto. Così verrà riqualificata tutta la zona estesa al quadrante sud est di Milano, d’importanza strategica negli itinerari culturali e turistici della Milano romana.

«È un progetto innovativo che valorizzerà il parco archeologico dell’Anfiteatro di Milano, poco conosciuto dagli stessi milanesi, e che unisce archeologia e verde», commenta la soprintendente. Dall’Anfiteatro, il percorso seguirà l’asse maggiore dell’ellisse (l’antica Porta Pompa) per congiungersi alle vicine Colonne di San Lorenzo, alla piazza e alla stessa basilica, dove il visitatore troverà i blocchi in pietra di ceppo lombardo smantellati dall’Anfiteatro antico e reimpiegati nella platea di fondazione della chiesa. Il «nuovo» verde si unirà quindi al parco retrostante e dal parco delle Basiliche fino a Sant’Eustorgio. Per tutta la durata dei lavori, che andranno avanti tre anni, la Soprintendenza ha ricevuto dal Comune l’intero parco in comodato d’uso gratuito. Lavori finanziati con sponsorizzazioni private: 1.250.000 euro con la pubblicità (TMC pubblicità Srl) sul monitor installato in via De Amicis, sul quale vengono proiettati pure lo stato di avanzamento lavori e i rendering del progetto.

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