Parcheggio transennato, scatta la raccolta di firme

Quartiere Cava di via Cavour impresa edile chiude l’area . Residenti esasperati all’attacco

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Raccolta firme nel quartiere Cava di via Cavour, al centro della questione, un parcheggio pubblico. Nella zona sono iniziati i lavori per una costruzione edile e a dividere il terreno dove saranno costruite delle case e la via Cavour, c’è un parcheggio. Nella recente riapertura della via da e per Cormano e l’apertura della pista ciclabile, davanti al posto dedicato alla sosta dei veicoli, è stata aggiunta la segnaletica verticale con la lettera "P", a sottolineare che quella è un’area destinata al parcheggio. Nei giorni scorsi però, l’azienda incaricata di svolgere i lavori nel terreno ha chiuso l’area, facendo sgomberare le auto presenti ed ora non si può più accedere. Questo ha creato malumore ai residenti che non sanno più dove parcheggiare il proprio mezzo. A questo si aggiunge la presenza proprio davanti al parcheggio, di una trattoria che ha subìto un calo di clientela durante la pausa di mezzogiorno, perché i clienti non sanno dove lasciare auto o furgoni.

A seguito di questa situazione, gli abitanti del quartiere hanno firmato quasi all’unanimità una lettera indirizzata al sindaco Daniela Maldini, con le firme di diverse famiglie e di persone che frequentano il locale. La lettera è stata protocollata venerdì in Comune, con le 107 firme. "Siamo indignati per come siamo considerati sul piano umano, sociale e politico dal Comune da voi amministrato. La ditta Edilferry, mandata dalla Cooperativa Casa Nostra, ha iniziato i lavori nel cantiere e, senza nessun preavviso agli abitanti e agli avventori del quartiere. Ha fatto sgombrare, con forzata autorità, tutte le auto parcheggiate sul terreno che voi amministrazione comunale ci avete assegnato e lo ha annesso al cantiere, cintandolo. Vi ricordiamo che molti abitanti del quartiere non hanno box, e che esiste una trattoria e più fabbriche che necessitano di parcheggio. Il Comune, con l’avvento della pista ciclabile, ha assicurato a tutti noi il parcheggio, prima provvisorio, poi definitivo sul terreno requisito dalla sopracitata società: inizialmente era terreno verde di proprietà del Comune poi acquisito da Casa Nostra, tramite asta?! Riteniamo un grave abuso di autorità da parte di Casa Nostra a meno che abbiate avvallato questo atto, compreso l’abbattimento di 2 piante del bosco adiacente", scrivono gli abitanti della Cava. Davide Falco

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