Famiglia sfrattata nel Milanese: lui vive in auto, moglie e figli da amici

Peschiera Borromeo, senza un tetto e separati per necessità: "Ho uno stipendio, cerco casa in affitto". La replica: Comune presente, anni al loro fianco

La famiglia sfrattata a Peschiera

La famiglia sfrattata a Peschiera

Peschiera Borromeo - Non trovano una casa in affitto nonostante percepiscano un reddito, una famiglia finisce in mezzo alla strada e va in Comune per chiedere aiuto. È la storia di Yahia Jaghl, di sua moglie Ayat e dei loro 4 figli. Trasferitosi dalla Siria nel 1996, l’uomo ha potuto ricongiungersi ai suoi cari nel 2013, dopo essere riuscito a portarli in salvo dal suo Paese in guerra con una fuga rocambolesca. Anni sereni fino a quando problemi lavorativi non hanno più permesso alla famiglia di pagare il mutuo della casa, con l’epilogo dello sfratto esecutivo lo scorso 20 gennaio. Da allora il nucleo familiare si è dovuto dividere: Yahia vive in macchina, i due figli maggiori a casa di amici a Cologno Monzese e la moglie con i due figli piccoli da altri conoscenti a Milano.

"Da tempo sto cercando una casa in affitto - ha spiegato l’uomo - ma, nonostante abbia un lavoro a tempo indeterminato e possa fornire una buona busta paga, non riesco a trovare nulla. Forse i padroni di casa sono prevenuti perché ho una famiglia numerosa. Io lavoro di notte, la mattina vado a prendere i miei figli a Cologno Monzese, li porto a scuola a Zeloramagno, dopo di che comincio a fare telefonate e visite nel Sud Est Milano, nella Martesana, nel lodigiano per cercare una soluzione abitativa. Ho chiesto una mano anche ai Servizi Sociali ma al momento non sta accadendo nulla. Sono disperato, per questo vorrei incontrare il sindaco ed esporgli di persona il mio dramma, da padre a padre". "Sono molto dispiaciuta da quello che il signor Yahia ha dichiarato alla stampa", ha replicato l’assessore ai Servizi Sociali Beatrice Rossetti.

"Dall’Amministrazione ha ricevuto moltissimo aiuto negli anni vista la situazione familiare: è infatti in carico ai Servizi Sociali dal 2014 e ha avuto fino ad oggi, come previsto dalla legge, contributi economici per il sostentamento familiare. Ha partecipato al bando per le case popolari ed è stato supportato nella presentazione della domanda di partecipazione. Come tutti sanno è il portale regionale che indirizza la tipologia di casa per la quale è possibile fare la domanda, e quindi devo precisare che non abbiamo margine di discrezionalità sulla tipologia di casa o sull’assegnazione. Noi possiamo intervenire unicamente con gli strumenti che il Comune ha con una valutazione, nel rispetto di tutte le persone che sono in difficoltà e soprattutto nel rispetto delle normative".

 

 

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