Orgogliosi dei nostri diplomatici

Paola

Severini

Melograni

Cara signora, ho letto ieri della morte dell’ex presidente della Ferrero Fulci, non credevo che il nostro Paese avesse avuto un diplomatico così capace e intraprendente. Gli ambasciatori danno sempore un’idea di distacco e di superiorità nei confronti di noi comuni mortali. Io non ne ho mai conosciuti,ma questa è la sensazione che mi trasmettono.

Però, mi piacerebbe che mio nipote Arturo, che è tanto portato per le lingue, facesse la carriera diplomatica! Lei che ne pensa? Noi siamo gente normale... e non abbiamo “agganci” nelle alte sfere!

Nonna Adelina

Cara nonna,

io ho conosciuto tanti ambasciatori e pure alcune ambasciatrici (proprio venerdì notte, nella trasmissione “la carrozzina e il Presidente” su Rai 2, ho avuto ospite Mariangela Zappia, la nostra capo missione negli Usa). Ho avuto il privilegio di conoscere anche Francesco Paolo Fulci, indubbiamente un fuoriclasse fra tutti i diplomatici italiani. Perché si parla di lui come un mitico servitore dello stato? Perché alla capacità e alla intelligenza politica univa una ostinazione proverbiale. Deve sapere che una delle migliori scuole di formazione per servire il Paese è proprio il ministero degli esteri, e Fulci ha rappresentato il meglio di questa alta scuola. La Farnesina, a parte qualche eccezione, seleziona per merito e quindi se Arturo si impegnerà al massimo potrà tentare. Certo si tratta di una sfida molto difficile ma dobbiamo essere certi che gli eredi di Fulci e fra questi l’attuale Segretario Generale Sequi, sanno ben valutare i civil servant del futuro. Ascolti la trasmissione che va in onda su radio1 rai GR parlamento domani alle 13,appena prima dell’inizio delle votazioni per il capo dello Stato, e si farà un’idea del percorso che il nostro corpo diplomatico pretende (giustamente). In bocca al lupo!

Sua Nonna Paola

mail: severini.paola @gmail .com

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