
Le vincitrici insieme al sindaco di Milano Giuliano Pisapia
Milano, 18 maggio 2015 - "Per le Donne e la Scienza" è un premio prestigioso che da anni contribuisce in modo significativo alla promozione dell'impegno delle donne nella ricerca scientifica, grazie a cui centinaia di studiose hanno ricevuto riconoscimenti e borse di studio per proseguire nei loro progetti. Le nostre ricercatrici rappresentano una ricchezza straordinaria per l'Italia e dobbiamo impegnarci perché queste professionalità rimangano nel nostro Paese, dando così un contributo importante in tanti settori della scienza". Queste le parole del sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla consegna dei premi L'Oreal - Unesco Per le Donne e la Scienza, edizione 2015.
La cerimonia si è tenuta questa mattina nella Sala di Rappresentanza dell'Università Statale di Milano. Il premio, destinato alle donne con meno di 35 anni, viene assegnato nel mondo da 17 anni e in Italia da 13. Due delle vincitrici hanno successivamente vinto il Premio Nobel. "Credo che sia importante sostenere iniziative come quella di L' Oreal e credo sia doveroso da parte delle Istituzioni lavorare concretamente per una completa parità di genere. L'Amministrazione comunale ha scelto questa direzione in Giunta, nelle partecipate, con l'apertura della Casa delle Donne e con progetti del Comune che hanno permesso a tante donne di trovare un lavoro o diventare imprenditrici". "Sono ancora tanti, però, i Paesi dove al genere femminile è precluso o fortemente ostacolato l'accesso alla carriere scientifica, questo significa privarsi dell'ingegno di ricercatrici come quelle che premiamo oggi. Milano è, e sarà sempre. in prima fila nella lotta per una società di persone uguali e libere, senza pregiudizi, aperta e inclusiva: una società che cresce nella diversità e grazie alla diversità", ha concluso il Sindaco Pisapia.
Soddisfatta anche Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di L’Oréal Italia: “Siamo contenti di premiare queste 5 giovani donne che ogni giorno dedicano tempo e passione alla scienza e che grazie a questa Borsa di studio potranno proseguire la loro carriera scientifica e compiere nuovi cruciali passi in avanti, contribuendo a migliorare la vita di tutti. Un recente studio del CNR dimostra che le ragazze che vogliono fare ricerca in Italia sono ancora svantaggiate. Non tanto nelle posizioni di ingresso, visto che il 48% delle posizioni junior è ricoperto da donne, ma nella possibilità di raggiungere il vertice. Nel nostro paese sono meno del 17% le donne che dirigono un Istituto di ricerca o un Dipartimento, e non si conta neanche una presenza femminile a capo di uno dei cinque istituti di ricerca principali. Questi dati dimostrano che l’impegno di L’Oréal e Unesco per la parità di genere nella scienza è ancora necessario. E noi ci impegneremo in questo lavoro fino al raggiungimento di risultati migliori”.
Prosegue il prof. Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale per L’Unesco: “Il programma L’Oréal-UNESCO per le donne nella scienza ha il merito di portare ogni anno alla ribalta dell’informazione le protagoniste della ricerca scientifica, proponendole come modelli positivi cui guardare, e di incoraggiare così altre giovani donne a intraprendere la stessa carriera. Confidiamo sia vicino il tempo in cui ciò si tradurrà nella costruzione di una scienza differente, in grado di valorizzare le diversità e di affrontare senza timore le sfide eticamente rilevanti che il nostro mondo pone. Partire dalle giovani ricercatrici è un investimento e insieme un messaggio: un investimento nell’intelligenza italiana, un messaggio per quanti ancora credono nella forza della ragione”.
LE PREMIAZIONI - Le cinque borsiste premiate oggi, distintesi per i loro progetti di ricerca, si aggiungono alle ricercatrici che nelle scorse edizioni hanno ricevuto tale riconoscimento, portando a 65 il numero delle premiate. Quest’anno, il bando di concorso ha raccolto oltre 360 candidature da tutta Italia, a testimonianza del valore dell’iniziativa, non solo a livello locale ma anche internazionale. Molte delle ex borsiste, infatti, hanno potuto affermarsi anche all’estero, confermando la già nota eccellenza italiana in campo scientifico. La giuria, presieduta dal Professor Umberto Veronesi, dopo un’attenta valutazione, compiutasi nel corso di tre mesi, ha selezionato le cinque più meritevoli, alle quali è stata assegnata una borsa di studio del valore di 15mila Euro ciascuna. le vincitrisci sono Micol Bellucci - Biologia (Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente, Università degli Studi di Foggia); Sarah D’Alessandro – Biotecnologia (Laboratorio di Parassitologia e Immunologia, Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano); Maria Gnarra – Medicina e Chirurgia (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale- Unità di Dermatologia-Università degli Studi di Parma); Nadia Pieretti – Scienze Naturali (Dipartimento di Scienze di Base e Fondamenti, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo); Nicoletta Protti – Scienze Fisiche (Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Pavia e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), sezione di Pavia).