Oltre 250 segnalazioni di “truffa“ sul tavolo delle Fiamme Gialle

MILANO La Procura, che indaga sul caso del pandoro “Pink Christmas“ della Balocco griffato Chiara Ferragni, è pronta ad acquisire...

Oltre 250 segnalazioni di “truffa“ sul tavolo delle Fiamme Gialle

Oltre 250 segnalazioni di “truffa“ sul tavolo delle Fiamme Gialle

La Procura, che indaga sul caso del pandoro “Pink Christmas“ della Balocco griffato Chiara Ferragni, è pronta ad acquisire le segnalazioni raccolte dal Codacons e presentate da consumatori che lamentano di aver acquistato quel dolce natalizio convinti di fare beneficenza con parte del prezzo maggiorato da loro pagato. Da quanto si è saputo, già nelle prossime ore, probabilmente nel pomeriggio, l’associazione dei consumatori depositerà le segnalazioni, che sono già centinaia (250 a stamattina le più rilevanti, ma in aumento), ad investigatori e inquirenti.

Spetterà, poi, alla Gdf analizzarle e raccogliere le eventuali formali denunce a partire anche da quelle segnalazioni via email arrivate al Codacons. Nell’inchiesta per truffa aggravata sono indagate la star delle influencer Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, presidente della omonima azienda dolciaria, mentre un altro fascicolo è aperto a Milano, sempre coordinato dall’aggiunto Eugenio Fusco e anche a carico dell’influncer, per frode in commercio (ipotesi iniziale pure dell’altro filone) sul caso delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi.

Le segnalazioni degli utenti stanno arrivando fitte: un altro utente spiega di aver "acquistato sia il pandoro che l’uovo di Pasqua della Ferragni per mia figlia", anche per la "beneficenza tanto decantata" e parla di "imbroglio, pur non essendo più in possesso di nessun scontrino". Un altro consumatore racconta che nel "Natale 2022, ingannato dalla pubblicità della signora

Ferragni, comprai per tutti gli amici e la mia famiglia circa 30 pandori, convinto che il differenziale tra prezzo standard e prezzo applicato andasse all’ospedale pediatrico".

C’è anche chi scrive spiegando di non volere "rimborsi per le cifre pagate per l’acquisto del pandoro", e definisce tutta la operazione "disdicevole".