Milano, ogni giorno dieci sfratti per morosità incolpevole

I sindacati inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Conia tornano sul piede di guerra

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"Ogni giorno a Milano 10 famiglie attendono l’intervento della forza pubblica perché le sfratti da casa per morosità incolpevole". I sindacati inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Conia tornano sul piede di guerra denunciando "la grave emergenza abitativa" e proponendo soluzioni. I numeri: "Al 31 dicembre 2019 il Ministero degli Interni segnalava a Milano 16.513 richieste di esecuzione di sfratti. A queste si aggiungono circa 3.500 nuove convalide emesse dal Tribunale di Milano dal 2020 a oggi che erano state sospese durante l’emergenza Covid, per una cifra totale di 20.013 famiglie sottoposte a provvedimento di sfratto". Una situazione che, evidenziano i sindacati, "potrà solo peggiorare visti i rincari di luce e gas e l’aumento dei prezzi dei generi primari", aggiungendo che "ci sono oltre 7.000 case popolari sfitte di Comune e Aler che potrebbero essere assegnate". Intanto, 700 appartamenti di edilizia residenziale pubblica sono pronti per essere abitati: fanno parte del nuovo bando per l’assegnazione di alloggi popolari. C’è tempo fino alle 12 del 9 maggio per partecipare, attraverso la piattaforma regionale www.serviziabitativi.servizirl.it. Numeri che per i sindacati sono insufficienti.

Come misure "immediate" hanno chiesto a Comune e Prefettura "strumenti efficaci per graduare l’esecuzione degli sfratti e dei pignoramenti della prima casa. Di istituire in Comune una unità operativa dedicata alla gestione dell’emergenza abitativa che coordini in base alla tempistica delle esecuzioni e alla concessione della forza pubblica tutte le disponibilità" ma anche di "assegnare gli alloggi temporanei in relazione alla data prevista dell’esecuzione, per garantire il passaggio da casa a casa a tutte le famiglie sfrattate in stato di bisogno" e di "prevedere più risorse per il contributo affitto, aprendo il bando per l’erogazione direttamente agli inquilni in tempi rapidi". In base ai dati diffusi ieri, oltre 3 milioni di euro dei precedenti “fondi salva sfratti“ sono stati restituiti al Comune di Milano dall’Agenzia Milano Abitare (l’agenzia del Comune dedicata all’affitto accessibile). Perché non sono stati spesi? "La norma – spiega Ermanno Ronda, del Sicet – prevede che siano i proprietari di casa a farne richiesta. Ma nella maggior parte dei casi preferiscono liberare l’alloggio in fretta. Noi invece chiediamo che i fondi vengano consegnati agli inquilini, così da poter eliminare le morosità ed evitare parta l’iter di sfratto".M.V.

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