REDAZIONE MILANO

Nuovo progetto. Ora in 645 hanno un lavoro

A Milano, il progetto Cob23 per il reinserimento lavorativo delle donne disoccupate mostra risultati positivi, con il 43% che ha trovato impiego. L'iniziativa potrebbe essere estesa a livello nazionale per contrastare il gap di genere.

Il primo bilancio è positivo, perché il 43% delle donne disoccupate coinvolte nel progetto ha trovato lavoro "dopo la presa in carico". Un totale di 645 su 1.498 adesioni, già frutto di una scrematura rispetto al bacino iniziale. Il primo passo è il contatto telefonico (in 873 non hanno risposto alla chiamata degli operatori): chi viene raggiunto, nella maggior parte dei casi finisce per aderire a un servizio a costo zero sperimentato per la prima volta a Milano e che potrebbe essere allargato su scala nazionale. Il progetto Cob23, avviato nella cornice del Patto per il lavoro, prevede un team di operatori dei centri per l’impiego Afol incaricati di contattare al telefono donne nella fascia 30-44 anni che hanno perso il lavoro e di avviare con loro percorsi di reinserimento. È uno dei progetti "per contrastare il gap di genere" promossi dall’assessorato alle Politiche per il lavoro del Comune che ieri sono stati presentati durante una conferenza stampa alla Camera. "Il Governo è intervenuto per sostenere le mamme ma solo con misure di corto respiro – spiega la deputata del Pd Lia Quartapelle – mentre invece queste iniziative milanesi dovrebbero essere prese come modello ed estese. Nel 2023 le dimissioni delle neomamme sono aumentate del 17%, 60mila donne in Italia sono uscite dal mondo del lavoro". Milano è una città con un tasso di occupazione femminile superiore alla drammatica media nazionale e simile alla media europea, anche se restano problemi irrisolti come le differenze retributive e la barriere verso posizioni apicali. "Come Comune abbiamo lanciato progetti che attraversano tutte le fasi della vita di una donna – spiega l’assessora Alessia Cappello – dal mentorship per le più giovani fino alle iniziative per i neo genitori o per le donne che hanno perso il posto. L’anno prossimo vorremmo avviare un progetto per donne con più di 50 anni". Intanto il progetto Cob23, le telefonate per raggiungere le disoccupate under 44, potrebbe essere esteso anche all’intera area metropolitana. "Una modalità proattiva di presa in carico delle persone disoccupate", evidenzia Tommaso Di Rino, direttore generale di Afol Metropolitana che ha partecipato all’incontro assieme al presidente Maurizio Del Conte. A.G.