Nuovi filoni di aiuti alle imprese

Bruno

Villois

Draghi aveva appena finito di rischiarare l’orizzonte con l’annuncio che a fine marzo sarebbe finita gran parte delle restrizioni in atto, in modo da premiare chi si è vaccinato, ma all’alba del nuovo giorno ecco un nuovo tegolone impossessarsi del nostro modus vivendi. A determinarlo, perseverando pure, ci ha pensato Putin con l’attacco all’Ucraina e con minacce all’Europa di lasciarci senza gas, in modo non solo di renderci la vita difficile e iper costosa per colpa di bollette energetiche vorticose, ma anche di affossare una parte piuttosto rilevante delle produzioni italiane, quelle energivore. Le quali si riflettono su un ampissimo indotto e più in generale sui trasporti, sia su gomma, che su ferro, alimentati da energia elettrica o gas. Un nuovo dannosissimo rompicapo che creerà soprattutto nella Regione più vigorosa e virtuosa, la Lombardia, e più in generale nell’intero nord, forti incognite sulla crescita del Pil, che viene determinato per quasi il 50% dal settentrione. Il perdurare del sovrapprezzo dell’energia spingerà molte imprese manifatturiere a non accettare ordini e di riflesso a ricorrere alla cassa integrazione, la quale per lo più elargisce ai lavoratori salari pari al 75% di quelli ordinari, inducendo la maggioranza delle famiglie a ridimensionare i consumi, già gravati da un‘inflazione che in Febbraio potrebbe sfondare la barriera del 5%, percentuale che viene arrotondata in eccesso, fino a raddoppiarsi, sugli alimentari e su buona parte di ogni tipo di prodotto. La stagione primavera-estate, considerata la liberatoria dal virus, rischia di afflosciarsi a causa dell’inflazione. Il tanto atteso rilancio del turismo potrebbe subire un ulteriore spostamento in avanti, sia perché in tempi di conflitti il turismo cede il passo, sia perché l’inflazione corrode ovunque nell’Occidente il potere di acquisto, sia perché il costo di ogni tipo di mezzo di trasporto rischia un impennata, con i carburanti che potrebbero avvicinarsi ai 2 euro, e il gas crescere a sua volta di un ulteriore terzo e forse più. Diventa importante supportare le imprese, per evitarne il blocco di molte, con benefici fiscali e riduzione degli oneri burocratici. Difficile offrire supporti finanziari oltre quelli già messi in campo, ma almeno sui primi due bisogna agire.

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