RUBEN
Cronaca

Non sottovalutare il grande valore dei dati in Rete

Ruben

Razzante

innovazione tecnologica rende più agevole l’accesso a nuovi servizi, ma moltiplica i rischi per i diritti individuali, soprattutto per la privacy dei nostri dati. La diciassettesima Giornata europea della protezione dei dati personali, celebrata sabato scorso, è stata l’occasione per un convegno, promosso ieri a Roma dall’Autorità garante della privacy e dedicato al Metaverso. Gli utenti del web tendono a inserire con leggerezza nello spazio virtuale informazioni personali delle quali perdono il controllo e che servono alle piattaforme come materia prima per attività di profilazione a fini pubblicitari. Peraltro esistono rischi enormi per l’identità digitale delle persone, legati anche alla possibilità di una loro prolungata sovraesposizione sulle piattaforme. I furti di dati e le frodi on-line evidenziano nuove vulnerabilità che suggeriscono una maggiore accortezza nella gestione delle informazioni personali. I dati hanno un valore prezioso, che non andrebbe mai sottovalutato. Come ha sottolineato Pasquale Stanzione, Presidente dell’Autorità garante della privacy, <il volume delle informazioni che potranno generarsi nel Metaverso determinerà una raccolta di dati personali non comparabile con quella del web, per quantità ma anche per qualità. Vi saranno, infatti, compresi anche dati biometrici veicolati, tra gli altri, da dispositivi indossabili, di cui va impedito ogni utilizzo abusivo>. Il Metaverso punta a migliorare il coinvolgimento degli utenti e la loro interazione. <Secondo Gartner – ha proseguito il Presidente dell’Autorità – entro il 2026 una persona su quattro trascorrerà almeno un’ora al giorno in questo spazio virtuale, in cui realtà fisica e digitale convergono in un’esperienza immersiva, capace di restituire persino percezioni sensoriali>. Questa prospettiva pone nuove sfide per l’economia digitale e richiede nuove regole giuridiche su base globale.

*Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica