Niente stralcio delle multe Palazzo Marino si oppone alla “sanatoria’’ del Governo

La Giunta: provvedimenti simili contrastano con i principi di equità nei confronti dei cittadini. Nel 2021 accertata evasione di 58 milioni di euro su ImuTasi e di 40 milioni sulla tassa rifiuti

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di Massimiliano Mingoia

No allo stralcio delle vecchie multe, no alla “sanatoria’’ voluta dal Governo Meloni nell’ultima legge finanziaria. Il Comune non aderisce al provvedimento inserito nella legge di bilancio che punta a proporre uno sconto ai cittadini che vogliono chiudere i conti con lo Stato e con i Comuni sulle cartelle esattoriali non ancora pagate. In particolare, lo stralcio prevede l’annullamento automatico di interessi e sanzioni per le cartelle fino a mille euro, affidate dal Comune all’Agenzia nazionale della riscossione (già Equitalia) prima del 2016 (dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015). Restano integralmente da pagare: quota capitale (tributo, multa, ecc) e spese per procedura esecutiva e notifica. Palazzo Marino poteva decidere di aderire o no allo stralcio con una delibera da approvare in Giunta entro il 31 gennaio. Ha deciso per il "no". Nella delibera approvata giovedì, infatti, la Giunta scrive che "i provvedimenti di sanatoria simili a quelli introdotti dall’ultima finanziaria, disincentivano i comportamenti virtuosi e contrastano con il principio di equità nei confronti dei cittadini, la stragrande maggioranza dei quali adempie ai propri obblighi di contribuzione al sostenimento della spesa pubblica, sia per ciò che concerne la fiscalità generale che dal punto di vista delle entrate di tipo extratributario".

La delibera di Giunta ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale. Per l’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Sala, chi deve al Comune importi fino a mille euro iscritti a ruolo fra il 2000 e il 2015 non avrà lo stralcio automatico di interessi e sanzioni, ma potrà comunque averli annullati versando il capitale dovuto oltre alle spese per le procedure esecutive e di notifica. Tale agevolazione è prevista nella stessa legge finanziaria per i debiti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, con la possibilità di rateizzare gli importi fino a 18 rate, e può essere utilizzata sia per tributi locali come Imu e Tari sia per sanzioni al Codice della strada. L’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, infine, sottolinea: "Siamo certi di interpretare con la nostra scelta il pensiero della stragrande maggioranza dei milanesi che versano regolarmente quanto è loro chiesto, in termini di tributi o di sanzioni. Deve essere impegno di una amministrazione pubblica garantire l’equità e premiare, o quantomeno non penalizzare, i comportamenti virtuosi. Nel 2021 abbiamo accertato 58 milioni di euro di evasione ImuTasi, su un’imposta annuale totale di 746 milioni e 40 milioni di evasione della tassa sui rifiuti su un tributo annuale di circa 300 milioni".

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