SIMONA BALLATORE
Cronaca

Niente proroga: Vivaio sarà in viale D’Annunzio I genitori: "Lontana e senza auditorium"

Sopralluogo nella sede. Appello di Salvini: "Sala ci ripensi". La vicesindaco lo invita a vedere gli spazi: più ampi e da plasmare con la scuola

di Simona Ballatore

"Sarà un nuovo inizio per la scuola di via Vivaio. Ma è una storia che continua. Potrebbe mantenere anche il nome, perché no. E credo che il rapporto con l’Istituto dei Ciechi non vada interrotto". Così la vicesindaca e assessore all’Educazione Anna Scavuzzo apre le porte di viale D’Annunzio 15-17 e tira dritto: sarà la destinazione della scuola media, da settembre. Il tempo di "ripristinare alcune parti della scuola, come il refettorio e la palestra e di realizzare i laboratori richiesti". Lo spazio per il Comune c’è "anche per sviluppare in futuro quella verticalizzazione tanto richiesta" (l’ipotesi superiori, ndr), e lo mostra ai genitori, agli insegnanti e ai membri della commissione consiliare in trasferta in viale D’Annunzio. Di tutt’altro avviso le famiglie, ancora preoccupate e infuriate, e i docenti, che elencano le specificità della loro Vivaio, a partire dall’esigenza dell’auditorium e delle aule per gli strumenti. Chiedono almeno un anno di tempo per riprogettare la D’Annunzio, che in passato ha ospitato anche i corsi per educatori e adesso ospita oltre a un asilo - col quale andranno condivisi gli spazi - gli sportelli dell’Afol, che si sposteranno altrove. Entra in campo - con un post a metà sopralluogo - pure il segretario della Lega Matteo Salvini: "Raccolgo e rilancio l’appello di alcune famiglie con ragazzi speciali che frequentano una scuola speciale, quella in via Vivaio a Milano: la giunta Sala vorrebbe spostarla per risparmiare. Non è questa la Milano col cuore in mano che conoscevamo. Sala ci ripensi". Ribatte la vicesindaco, invitandolo a vedere pure la D’Annunzio. Come potranno fare venerdì prossimo i genitori, che non s’arrendono e hanno stilato pure un report per indicare l’aumento dei tempi di percorrenza casa-scuola: quasi 50 di loro dovranno impiegare 20 minuti in più, c’è chi ne impiegherà 40. "I tempi sono condensati, vi chiediamo di mettervi nei vostri panni e concederci almeno un anno di tempo: costruiamo insieme il progetto", incalza la presidente dell’associazione genitori della scuola di via Vivaio, Verbena Roscalla.

"Appare evidente che il Comune voglia andare avanti per la propria strada, senza che ci sia un reale percorso condiviso. Di certo una palestra con soffitti bassi e colonne in mezzo allo spazio non sono un luogo adatto ad accogliere alunni con disabilità di vario tipo", tuona Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia Milano, chiedendo il cronoprogramma e una proroga. Che sfuma. "Massima disponibilità invece a creare occasioni speciali per ragazzi speciali e un percorso attraverso il quale potranno disegnare la loro nuova scuola", chiude Scavuzzo.