Niente Luna Park al parco Sempione: è polemica tra Comune e giostrai

La Giunta propone Cascina Gobba come alternativa. No dei commercianti: lunedì protesta in piazza Scala. L’assessore Riva: in città non c’è solo il centro

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di Massimiliano Mingoia

Niente Luna Park al Parco Sempione. Il Comune è irremovibile: l’area verde al centro della città, dopo lo stop degli ultimi due anni per l’emergenza Covid, continuerà a essere off limits per le giostre anche per queste settimane pre e post Carnevale. Il vertice di ieri pomeriggio tra gli assessori comunali Martina Riva (Tempo Libero) ed Elena Grandi (Ambiente) con i rappresentanti dei giostrai ha partorito una fumata nera. Dopo l’alternativa del parcheggio di via Pagano, già respinta dai lavoratori, ieri Palazzo Marino ha proposto di installare il Luna Park in un’area di 20 mila metri quadrati a Cascina Gobba, al confine nord-est della città. Proposta rispedita al mittente dai giostra.

L’assessore Riva, al termine dell’incontro, spiega che "l’amministrazione ritiene opportuno trovare una nuova collocazione al Luna Park, perché a Milano non esiste solo il centro. Non possiamo sempre parlare di policentrismo e di volontà di valorizzare i quartieri della nostra città, se poi non proponiamo soluzioni concrete per iniziative al di fuori del perimetro centrale. Per il Luna Park serve un’area pubblica di 5.000 mq, lontana dalle abitazioni e con la possibilità di sopportare carichi pesanti. Cascina Gobba è ben collegata alla città grazie alla metropolitana". La Grandi, subito dopo, sottolinea in particolare la ragione ambientale che motiva il no all’utilizzo del Parco Sempione: "La delicatezza dei nostri parchi storici e monumentali fa si che questi non siano più in grado di reggere all’impatto di manifestazioni che portano al loro interno camion, mezzi pesanti e strutture che ne alterano il già fragile e compromesso equilibrio". La suggestione che emerge a Palazzo Marino è di creare a Cascina Gobba un’area del divertimento permanente, con una ruota panoramica stile Londra. Ma la polemica non si placa. Amedeo Zanetti, portavoce dei giostrai, è netto: "Cascina Gobba è una proposta irricevibile. Il Comune non può pensare che nelle attuali condizioni categoria una soluzione del genere sia percorribile. L’assessore Riva ci ha anche detto che fino al 31 marzo noi non potremmo operare a causa dell’emergenza Covid. Ma stanno scherzando? Noi lunedì andremo davanti a Palazzo Marino a protestare. Se quella manifestazione non basterà, mobiliteremo tutti i nostri membri e creeremo disagi in città. Non sono proteste nel nostro dna ma quando ci vuole ci vuole. Chiederemo anche l’intervento del sindaco Giuseppe Sala".

Il consigliere comunale e capogruppo in Regione di FI Gianluca Comazzi commenta: "Il rifiuto, da parte del Comune, di concedere almeno per quest’anno il Parco Sempione per il Luna Park è uno schiaffo a centinaia di lavoratori onesti, che con dignità portano avanti una tradizione plurisecolare che ha intrattenuto intere generazioni. Lunedì sarò davanti a Palazzo Marino assieme agli operatori dello spettacolo viaggiante per protestare contro questa decisione vergognosa".

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