MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, neonato muore in casa della baby sitter

Inutili i soccorsi, forse un rigurgito la causa. La donna indagata

Ambulanza

Milano, 6 ottobre 2018 - Un bambino di 45 giorni di vita perde i sensi. La baby sitter va nel panico, chiama il 118 mentre nel frattempo deve occuparsi pure del gemellino. Quando i sanitari arrivano sul posto, il piccolo è in condizioni disperate. Inutile la corsa all’ospedale: muore prima ancora di arrivarci.

La donna che lo aveva in custodia, una 33enne peruviana, è stata indagata per omicidio colposo. E' successo ieri pomeriggio in un appartamento di largo Gelsomini, zona Giambellino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che ora stanno indagando sulla vicenda. Secondo i primi accertamenti sembra che il bebè non avesse segni di violenza sul corpo, dunque la morte sarebbe avvenuta per cause naturali, forse per un rigurgito. Da chiarire anche a che titolo la donna tenesse con sé i gemellini, che in base al suo racconto le sarebbero stati affidati dai genitori, di origini bosniache, al mattino. Ai carabinieri ha raccontato di aver dato da mangiare ai bambini in tarda mattinata e di averli poi messi a dormire. Alle 13.30, sempre secondo la sua ricostruzione, sua figlia (una ragazza di 17 anni) è rientrata a casa e, insieme, sono andate a controllare i bebè. Sentendo movimento e rumori uno dei due si è svegliato e ha iniziato a piangere. L’altro no. Il piccolo non respirava ed è scattato il panico. Attorno alle 14, la baby sitter ha lanciato l’allarme: «Aiuto, il bambino non respira più». All’arrivo dell’ambulanza, il neonato era in arresto cardiaco: i sanitari hanno provato a rianimarlo per più di mezz’ora; poi la corsa contro il tempo in direzione Buzzi. Ma non c’è stato niente da fare, il bebè è morto durante il trasporto. In largo Gelsomini, i carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Porta Magenta si sono subito attivati per fare luce sulla vicenda.

Da escludere, come era stato ipotizzato in un primo momento, che l’alloggio di largo Gelsomini fosse una sorta di «asilo abusivo«. In casa c’erano solo i due fratellini ed è emerso che, sporadicamente, alla stessa 33enne veniva affidata la loro sorellina più grande. La baby sitter è ora indagata per omicidio colposo. La causa della morte verrà individuata con esattezza solo con l’autopsia, che è stata disposta. Intanto, per il neonato defunto, ieri sera è stata organizzata una veglia funebre in via Bolla. Solo venti giorni fa, un feto senza vita era stato trovato in via Mamiani, zona via Padova, sotto il letto della mamma che lo aveva appena partorito, una filippina di 21 anni presentatasi al San Raffaele con una grave emorragia. È stata salvata dai medici e poi denunciata dalla polizia per occultamento di cadavere e per «interruzione volontaria della gravidanza» senza osservare le norme di legge.