Movida a Milano
Milano - L'obietivo è quello di rilanciare una movida notturna controllata e "sana", che possa garantire sia a residenti una maggiore quiete, sia ai fruitori di godere di contesti più sicuri, vigilando per evitare assembramenti e rumore oltre misura. Con più controll, dunque, e qualche restrizione in più affiancati da una vera e propria formazione per i ragazzi sui rischi dell'abuso di alcool o droghe e con l'ausilio di campagne di sensibilizzazione che potranno coinvolgere anche gli artisti di strada. E' il protocollo per una movida più sana siglato in Prefettura alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala, dei rappresentanti dell'Ats e dei pubblici esercizi (Epam e Confesercenti Milano), e dell'Università Bicocca, che avrà il compito di coordinare il progetto stilando poi eventuali riflessioni. Le misure entreranno in vigore il prossimo settembre.
Le prime aree interessate sono Duomo-Mercanti, corso Garibaldi-corso Como-via Monte Grappa, Darsena-Navigli, Brera, Colonne di San Lorenzo, piazzale Archinto, quartiere Lazzaretto-via Lecco-via Melzo, Arco della Pace, quartiere Isola, piazza Minniti-via Borsieri, NoLo e via Tortona. Con la sottoscrizione del protocollo, il Comune si impegna a introdurre opportune limitazioni agli orari di asporto di alcolici, nonché il divieto di vendita di bottiglie in vetro e lattine per contrastare il fenomeno della 'malamovida', intensificare le attività e i servizi di vigilanza, controllo e prevenzione e promuovere interventi di prossimità, attraverso il coinvolgimento di associazioni di quartiere ed enti del terzo settore.
Il Comune stanzia anche 200.000 euro per sostenere progetti per favorire sinergie virtuose con le forze dell'ordine attraverso l'utilizzo, in caso di necessità, di operatori della sicurezza privata adeguatamente specializzati e formati. "Una collaborazione molto positiva", per Sala. "Vogliamo che sia un'iniziativa anche costruttiva- prosegue- con iniziative educative. E' difficile accettare che si debba ripartire dall'educazione su cosa va bene e cosa no, ma è anche la realtà". Ma "non partiamo da zero", aggiunge e ricorda gli interventi messi in campo in passato come quelli sulla vendita e il divieto di alcolici del maggio 2020.
"Noi vogliamo dare una mano salvaguardando le nostre attività - commenta Lino Stoppani di Epam-Confcommercio Milano - nel momento in cui si fa investimento sano c'è anche una prospettiva di lavoro per le imprese". Il protocollo "ci impone attività di sensibilizzazione" e "ci siamo impegnati a mettere in piedi" il servizio aggiuntivo di security. "Saranno coinvolti gli artisti di strada, per rendere la situazione più distesa e aiutare gli esercenti a lavorare con più serenità".
L'Università Bicocca avrà il ruolo di coordinare l'intero progetto, attraverso un gruppo di lavoro che redigerà analisi e metterà a punto delle strategie per poter consentire il divertimento in sicurezza sia livello sociale sia sanitario.
Il protocollo firmato oggi è stato concordato nell'ambito della collaborazione della Prefettura con il Comune di Milano, l'Ats di Milano, l'Università degli Studi di Milano Bicocca, insieme a Epam (Associazione provinciale milanese Pubblici Esercizi - Unione Confcommercio - Imprese per l'Italia - Milano, Lodi, Monza e Brianza), Confesercenti Milano e Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria. Prevede in particolare l'impiego da parte degli esercizi delle zone della movida di addetti alla vigilanza sussidiaria provvisti di idonea qualificazione e formazione, con compiti di osservazione, prevenzione, dissuasione ed eventuale segnalazione alle forze dell'ordine. Le principali aree interessate sono Duomo-Mercanti, corso Garibaldi-corso Como-via Monte Grappa, Darsena-Navigli, Brera, Colonne di San Lorenzo, piazzale Archinto, quartiere Lazzaretto-via Lecco-via Melzo, Arco della Pace, quartiere Isola, piazza Minniti-via Borsieri, NoLo e via Tortona, nei fine settimana.
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