Morto Silvera, fondò il Pier Lombardo

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È morto improvvisamente domenica, giorno del suo 80esimo compleanno, l’intellettuale e scrittore Miro Silvera, fra i fondatori del Salone Pier Lombardo, oggi Teatro Franco Parenti, nato ad Aleppo in Siria nel 1944 e milanese dal 1947. "Sei stato un uomo di cultura e di spessore. Il Giardino dell’Eden sarà in festa oggi! Già mi immagino tutti intorno a te ad ascoltare i tuoi racconti ricchi di nozioni storiche e curiosità. A me piacevano tanto!" lo ha salutato su Facebook la nipote Nathalie annunciando i funerali al cimitero ebraico Musocco. "È molto difficile sapere che non ti vedrò più" ha scritto Andrée Ruth Shammah, anima del Franco Parenti. Come editor, vent’anni fa, ideò una collana di "nuova spiritualità" (per Sperling & Kupfer), e per Valentino Bompiani ha ripescato e valorizzato Dorothy Parker. "Leggevo e proponevo la narrativa straniera, traducevo autori come Francoise Sagan, Gaston Bachelard, Jack Kerouac", ha raccontato lui stesso. Poi c’è stato il lavoro al Piccolo Teatro, l’inizio dell’avventura con il Salone Pier Lombardo. Una vita a contatto con personaggi famosi, dalla (allora) coppia Fernanda Pivano-Ettore Sottsass a mostri sacri del cinema come Alida Valli, Ettore Scola, Franca Valeri e scrittori, Paolo Volponi, Giuseppe Pontiggia. Ha scritto di cinema e letteratura su Cosmopolitan, Linus, Panorama, l’Espresso, Vogue, Il Foglio, e ha iniziato a pubblicare racconti e libri. È del 1998 “I giardini dell’Eden“ (Piemme), poi film con la regia di Alessandro D’Alatri. Del 2007 “Libroterapia“ scritto nella convinzione che i libri siano anche una cura. Del 1993 L’ebreo narrante, edito da Frassinelli, così come Il prigioniero di Aleppo. Il suo ultimo volume pubblicato, nel 2019, è stato Inattesi incantesimi. Due fiabe e sette filastrocche per grandi bambini.

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