Calcio in lutto: morto Mario Macalli, storico presidente della Serie C

Alla guida dal 1997 al 2015, è stato l'artefice della grande riforma che ha portato alla nascita della Lega Pro

Mario Macalli, morto a 84 anni

Mario Macalli, morto a 84 anni

Milano - E' morto all'età di 84 anni Mario Macalli, a lungo presidente della Lega di serie C. Si è spento oggi, domenica 2 gennaio, dopo che da anni stava combattendo contro una  grave malattia. Milanese classe 1937, aveva guidato la serie C per 18 anni, dal 1997 al 2015.  

Macalli aveva iniziato l'attività di dirigente sportivo nel 1962, ricoprendo il ruolo di vicepresidente del Pergocrema, oggi Pergolettese. Da lì, nel 1977, era sbarcato nella Lega Nazionale Serie C, come dirigente federale. Lasciata la carica di vicepresidente del Pergocrema nel 1986, un anno dopo è diventato vicepresidente della Lega Professionisti di Serie C. Dopo un decennio, esattamente nel 1997, è stato eletto presidente della stessa Lega, per poi essere confermato nel 2000, nel 2004 e nel 2008, avviando la grande riforma che ha trasformato l'organo in Lega Italiana Calcio Professionistico, da tutti nota come Lega Pro. Sotto la sua presidenza anche il cambio nelle denominazioni, da Serie C1 a Lega Pro Prima Divisione e da Serie C2 a Lega Pro Seconda Divisione. 

"Ha creduto fortemente nel ruolo della Serie C, come fucina di giovani calciatori e come il calcio dei Comuni d'Italia", ha scritto su Twitter l'attuale presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Dal 2009 al 2012, inoltre, è stato vice presidente della Figc. Nel 2012 la rielezione, per il quinto mandato, alla guida della Lega Pro. Nel 2015 la sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale lo ha inibito per 6 mesi per aver registrato nel febbraio 2011 quattro marchi (Pergocrema, Pergocrema 1932, Pergolettese e Pergolettese 1932) riconducibili a potenziali nuove società. Qui sono iniziati i 'problemi' di Macalli, che nell'estate dello stesso anno ha rassegnato le dimissioni da presidente della Lega Pro, al pari di tutto il consiglio direttivo. Lo stesso Macalli, però, aveva sempre respinto al mittente le accuse ricevute: "Dalla Lega Pro sono andato via dimettendomi. Su di me arrivarono tonnellate di fango, che non meritavo dopo 40 anni dedicati al calcio".

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