Modella rapita a Milano, giudici: "No a perizia, Herba capace di intendere"

La richiesta era stata avanzata dal pm nella scorsa udienza

Chloe Ayling, la modella inglese rapita a Milano (Newpress)

Chloe Ayling, la modella inglese rapita a Milano (Newpress)

Milano, 19 marzo 2018 - Non ci sarà alcuna perizia per Lucasz Herba, il polacco finito in carcere per presunto rapimento della modella inglese Chloe Ayling. L'uomo è "capace di intendere e di volere" e così i giudici della Corte d'Assise di Milano hanno respinto la richiesta di sottoporlo a una perizia psichiatrica avanzata nella scorsa udienza dal pm Paolo Storari. "Credo che tutte le sue rotelle non siano a posto, scusate l'espressione atecnica - aveva detto Storari al termine dell'esame, chiedendo la perizia - che non sia una tecnica difensiva, ma che lui abbia qualcosa che non va. Non suoni come una boutade, e' un'idea che mi frulla in testa dall'inizio delle indagini". 

I giudici hanno inoltre respinto la richiesta del pm di interrogare per rogatoria Michal Konrad, il fratello di Lucasz Herba, arrestato in Gran Bretagna e ancora in attesa di estradizione perche' ritenuto complice nel sequestro. Il presidente del collegio, Ilio Mannucci Pacini, ha spiegato di essersi informato presso il legale di Michal per sapere se il giovane sarebbe stato disponibile a rispondere alle domande. La risposta e' stata che Michal si sarebbe avvalso della facolta' di non rispondere in quanto imputato di procedimento connesso. Preso atto quindi dell'inutilita' di procedere a una rogatoria, sia il pm che la Corte hanno rinunciato al suo esame, considerato peraltro "superfluo" visto che le dichiarazioni rese durante le indagini dal fratello di Lucasz sono gia' agli atti.

Nella scorsa udienza. il pm aveva sottolineato in modo ironico ("Ma dove siamo, su 'Scherzi a parte?'") l'inverosimiglianza del racconto di Herba quando ha sostenuto che il fratello non avesse capito di essere di fronte a un finto sequestro. La tesi dell'imputato e' infatti che lui e la modella fossero d'accordo a simulare un rapimento per poi guadagnarci dei soldi che si sarebbero divisi. Secondo la Procura invece, la modella di 20 anni venne tenuta segregata tra l'11 e il 17 luglio, prima in un appartamento milanese, poi in una baita isolata in provincia di Torino. Alla fine, venne liberata dallo stesso Lucasz, "un mitomane avventuriero", secondo gli inquirenti, che voleva accreditarsi sul 'deep web'. Inoltre, i fratelli avrebbero chiesto al manager e ai familiari della ragazza in un primo tempo 300mila e poi 50mila dollari. Nella prossima udienza del 2 maggio parola ad accusa, difesa e parte civile e poi probabile sentenza. Corte d'Assise di Milano, Herba ha raccontato che la ragazza "era d'accordo" con lui e "aveva accettato la proposta di un finto sequestro, perché voleva popolarità" e i due avevano "concordato che i soldi guadagnati sarebbero stati divisi". Stando alle indagini, la modella venne tenuta segregata tra l'11 e il 17 luglio prima in un appartamento a Milano e poi in una baita isolata in provincia di Torino. Venne poi liberata dallo stesso Lucasz, che voleva accreditarsi sul 'deep web'. Lui e suo fratello avrebbero anche chiesto al manager e ai familiari della ragazza in un primo tempo 300mila e poi 50 mila dollari.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro