Prima hanno minacciato un gruppo di adolescenti con un coltello e poi si sono scagliati con calci e pugni contro i carabinieri, per cercare di scappare ed evitare le manette. È successo a Vimodrone a Santo Stefano. I militari della stazione, coadiuvati dal personale della sezione radiomobile della compagnia di Sesto San Giovanni, hanno arrestato un ventiduenne e un ventunenne con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e anche di violazione per le misure cautelari per il più giovane. Entrambi sono originari dell’Europa dell’Est, sono domiciliati a Vimodrone ed erano già noti alle forze dell’ordine per diversi precedenti.
In particolare, durante la notte, i carabinieri erano intervenuti per una segnalazione effettuata al 112, il numero unico di emergenza. Le gazzelle avevano così rintracciato i due malviventi che, poco prima, avevano minacciato per futili motivi un gruppo di minorenni: i due avevano sfoderato anche un coltello, che è stato trovato durante i controlli ed è stato sottoposto a sequestro.
Dopo essere stati individuati e rintracciati, i due banditi non si sono dati per vinti. Entrambi si sono infatti scagliati contro gli uomini dell’Arma, che per fortuna non hanno riportato ferite e traumi importanti.
Durante le operazioni di controllo e di perquisizione personale, la coppia ha opposto attiva resistenza, colpendo con calci e pugni i carabinieri, che hanno così dovuto faticare prima di riuscire a bloccarli e a portarli in caserma.
Dalle successive verifiche sui due, è stato anche accertato come il ventunenne fosse evaso dagli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto. Dopo la convalida dell’arresto, con rito direttissimo, per i due è scattata la misura degli arresti domiciliari. La.La.