La donna aveva messo lo smart watch in carica, per tenerlo sempre al massimo della batteria. Il figlio sapeva benissimo dell’esistenza del dispositivo anti-violenza: l’ha cercato, l’ha trovato e l’ha schiacciato coi piedi sul pavimento, distruggendolo. Sono stati proprio quei movimenti ad attivare l’app interna, che ha inviato un alert alla centrale operativa di via Moscova. A quel punto, l’allarme è stato diramato ai carabinieri del Radiomobile, che hanno arrestato l’aggressore per maltrattamenti in famiglia.
L’applicazione concreta del progetto "Mobile Angel" è andata in scena la sera di Capodanno in un appartamento in zona Certosa. Lì abitano un cinquantottenne e la moglie cinquantasettenne, che lo scorso 18 ottobre hanno denunciato il figlio ventunenne, tossicodipendente e in cura in un centro psicosociale, per i continui atteggiamenti aggressivi e le pressanti richieste di denaro per procurarsi una dose. Due settimane dopo, alla donna è stato assegnato lo smart watch, mentre il 14 dicembre è stato notificato al ragazzo l’ordine di allontanamento dalla casa familiare. Una prescrizione che il ventunenne ha violato il 23 dicembre, facendo scattare l’alert del sistema e finendo per la prima volta in manette. Due giorni fa, il copione si è ripetuto: il giovane si è presentato a casa dei genitori e ha iniziato a chiedere con insistenza 40 euro; poi ha distrutto lo smart watch e ha tolto il cellulare a padre e madre per evitare che chiamassero il 112. Non è servito: la richiesta d’aiuto è arrivata comunque a destinazione.
Il progetto "Mobile Angel", nato nel 2018 dalla collaborazione tra Arma, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist, è stato sperimentato negli ultimi dodici mesi a Milano, Napoli, Torino e Ivrea. Lo scorso anno, i comandanti di Compagnia, d’intesa con i vertici del Nucleo investigativo, hanno individuato le persone vulnerabili tra quelle ritenute "particolarmente esposte a possibili atti di violenza da parte di soggetti maltrattanti e stalker". Quindi, a valle di una valutazione complessiva con la Procura, gli smart watch sono stati assegnati. Uno di questi è finito al polso della cinquantasettenne.