Milano, calcio in testa fuori dalla discoteca: obbligo di dimora per l'aggressore

Gli agenti avevano trovato un ventenne a terra in stato di semi-coscienza con frattura al volto e grave emorragia cerebrale. Il colpevole è di Cinisello

Le riprese delle telecamere

Le riprese delle telecamere

Milano -  L'aggressore del Sio Cafè ha un nome e un volto. Gli agenti della Squadra mobile hanno eseguito stamattina un'ordinanza cautelare che dispone l'obbligo di dimora con prescrizioni e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un diciottenne, indagato come presunto responsabile dell'aggressione ai danni di un ventenne all'alba del 9 ottobre scorso davanti al locale di via Temolo, in zona Bicocca.

Le indagini degli agenti, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal vice Alessandro Carmeli,  hanno preso il via dall'intervento dei colleghi delle Volanti, che quella notte erano arrivati alle 5 all'angolo con via Pirelli per una violenta aggressione: lì avevano trovato un giovane a terra in stato di semi-coscienza, con frattura dell'osso temporale e una grave emorragia cerebrale diagnosticate poi dai sanitari; stando a quanto ricostruito, il ragazzo, residente nell'hinterland, era stato colpito da un calcio in faccia da un altro avventore poi scappato.

Gli investigatori della sezione Reati contro la persona della Mobile, analizzati i filmati delle videocamere di sorveglianza e sentiti i testimoni, hanno sviluppato l'attività investigativa che li ha portati ad individuare il presunto responsabile delle gravi lesioni: si tratta di un diciottenne con precedenti di polizia, residente a Cinisello Balsamo, che la sera del raid avrebbe creato numerosi problemi all'interno della discoteca, tanto da essere allontanato più volte dalla security del locale. Proprio a seguito di quest'ultimo episodio e considerato che, nonostante il locale fosse stato destinatario di due sospensioni nel 2017 e nel 2019, le problematiche legate a risse e aggressioni non sono mai state risolte, l'11 novembre il questore Giuseppe Petronzi ha revocato la licenza al titolare, decretando così la chiusura definitiva del Sio. 

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