
Mezzo secolo in corsa La più amata d’Italia festeggia con il boom "Siamo sessantamila"
Milano si è svegliata alle prime luci dell’alba e, complice l’aria primaverile, ha celebrato la stracittadina più amata d’Italia in compagnia di oltre 60mila affezionati, che hanno letteralmente gremito piazza Duomo per poi inondare con risate, sorrisi e flash di macchine fotografiche tutte le vie del centro. I primi 50 anni della StraMilano non potevano ricevere accoglienza migliore: famiglie, bambini, sportivi, gruppi di lavoro, associazioni, club, corpi militari, atleti, in alcuni casi persino accompagnati dai fedeli amici a quattro zampe, sono tornati in massa a partecipare alla corsa con numeri che hanno superato ogni più rosea aspettativa. A dare il via al classico percorso pianeggiante di 10 chilometri, oltre alla benedizione esclusiva dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, il volo di due Caccia Tornado dell’Aeronautica Militare insieme al tradizionale colpo del Cannone Storico Del Reggimento Artiglieria A Cavallo e il suono delle trombe della Fanfara dei Bersaglieri. "Da milanese doc, dopo aver vissuto per tanti anni la StraMilano da partecipante, correndola sin dai tempi delle scuole elementari, poterla vivere in questa veste istituzionale è motivo di grandissimo orgoglio per me", ha commentato l’assessore allo sport, al turismo e alle politiche giovanili del Comune di Milano, Martina Riva, che insieme alla madrina dell’evento, Paola di Benedetto, si è proprio occupata di lanciare il segnale d’inizio della gara.
Ogni pettorale esibisce un numero diverso perché ogni pettorale racconta una storia unica. Giovani, anziani, single e coppie, colleghi di lavoro, tutti corrono per raggiungere un proprio obiettivo personale. Silvana, alla sua ottava edizione, ha convinto Liliana, sua grande amica, a mettersi in gioco e a partecipare per la prima volta: "Essere qui oggi è una grande emozione. Diciotto mesi fa ho perso mio marito per il Covid e ho deciso di correre per darmi un’altra possibilità. Eravamo entrambi amanti delle camminate e in questa giornata speciale lo sento accanto a me", racconta commuovendosi.
Leonardo Mucciò di Venezia, alla sua sesta edizione, ha un messaggio: "Ho corso a Verona, Napoli e Milano con questo striscione: da due anni sto chiedendo al sindaco di Venezia una pista ciclabile di 2 chilometri. Spero che possa accadere il prima possibile". La StraMilano è un’occasione anche per fare nuove amicizie come Romina, che è una delle più affezionate alla 10 chilometri: "Corro da 30 anni e annualmente ritrovo le stesse persone che ormai sono diventate delle amiche a tutti gli effetti con cui praticare sport anche nel tempo libero". C’è chi cammina più o meno spedito, chi marcia e chi corre a grandi falcate, lo fanno anche i ragazzi dell’associazione Parkinson Lombardia, fondata nel 1999 e composta da 200 iscritti tra malati di Parkinson e di volontari, che hanno partecipato per la seconda volta alla Stramilanina, la mini-gara di 5 km: "Ci sentiamo in dovere di far capire a tutti quanto l’attività fisica sia importante per questo gruppo, perché ci sono sempre più giovani afflitti da questa malattia degenerativa e poter svolgere le proprie attività quotidiane in completa autonomia è il loro traguardo più importante" racconta la presidente Francesca Saporiti.
Mariachiara Rossi