
"Domani sparerò in università". Questo il senso del messaggio, il cui contenuto preciso non è al momento disponibile, comparso su diverse chat di studenti della Bocconi che ha scatenato il panico mercoledì sera. "Era uno scherzo", si è giustificato poi l'autore, un diciottenne italiano, studente fuori sede individuato dagli agenti questa mattina. Ma lo scherzo gli è costato una denuncia per procurato allarme.
Il messaggio e il panico sui social
Il messaggio, stando a quanto risulta al Giorno, è stato prontamente cancellato dallo stesso autore pochi minuti dopo averlo pubblicato ma ormai era troppo tardi: salvato in uno screenshot ha continuato a circolare tra le 22 e le 2. Tanto che al 112 è arrivata una segnalazione che ha fatto scattare gli accertamenti della polizia già nella serata di mercoledì. Il primo a chiedere aiuto alle forze dell'ordine è stato uno studente straniero dalla zona di via Ripamonti, che poi è risultato irreperibile.
La denuncia
Ma questa mattina alcuni responsabili dell'Università si sono presentati direttamente al commissariato di Porta Ticinese fornendo altri elementi, così l'autore del messaggio è stato individuato. Quando si è trovato di fronte la polizia ha allargato le braccia, rivelando che fosse tutto uno scherzo. Confessione a cui è seguita la denuncia. BLab, gruppo di rappresentanza studentesca, ha rassicurato gli studenti: "La Bocconi è stata immediatamente avvertita dai rappresentanti e a loro volta gli amministrativi hanno contattato le forze dell'ordine".
Bocconi: prenderemo opportuni provvedimenti
L'Ateneo in una nota fa sapere di "prendere molto seriamente il tema della sicurezza sia con misure e azioni preventive, sia agendo tempestivamente e in coordinamento con le autorità competenti, come avvenuto per questo episodio che ha generato molta apprensione tra i compagni dello studente e le loro famiglie. La condotta dello studente, che è oggetto di accertamento da parte delle autorità competenti, è sintomo di mancanza di senso di responsabilità e l'Università prenderà pertanto gli opportuni provvedimenti al riguardo".