Melzo (Milano) – Tromba d’aria e grandine misero in ginocchio la città, a dieci mesi dall’orribile luglio 2023 il Comune va all’incasso: è accordo con l’assicurazione, presto i risarcimenti per i danni alla proprietà pubblica. La cifra della transazione circa 2 milioni e 200mila euro, "dagli uffici - così il vicesindaco Lino Ladini - ci dicono che ci stiamo dentro, diciamo così. Naturalmente non tutto cash: parte in euro, parte a fronte ripristini".
Iter a buon punto: il Comune ha conferito mandato ai legali per la chiusura della pratica e alla responsabile tecnica per gli atti conseguenti. L’intesa è frutto di un negoziato lungo e prevedibilmente complesso. Per affrontarlo il Comune aveva incaricato in autunno un perito di parte. I risarcimenti, va sottolineato ancora una volta, riguardano la sola proprietà comunale. Altri canali e altra odissea per i cittadini danneggiati, ancora sullo spinoso sentiero delle singole istanze di indennizzo.
Furono 25, nel luglio 2023, gli edifici pubblici prima travolti dalla tromba d’aria e poi danneggiati dalla grandinata anomala. Scuole, palestre, case comunali, cimitero, parchi. Per le urgenze il Comune mise, con procedura d’urgenza, mano al portafogli. In cima alla lista delle urgenze le scuole, due in particolare, dove i cantieri partirono in agosto, consentendo, pure con qualche transitoria soluzione tampone, la ripresa delle lezioni. "I denari che sono stati alla fine concordati - così il vicesindaco Lino Ladini - andranno a coprire ‘de post’ anche quanto abbiamo già speso. Ma gli interventi ancora da fare sono in realtà ancora molti, moltissimi. Nei mesi successivi ai fatti si misero le pezze. Ora bisogna provvedere a lavori di ripristino da tempo in attesa: sul municipio, su molte case comunali, al centro sportivo, al cimitero e la lista è ancora lunga".
Era il 21 luglio quando la tromba d’aria attraversò la Martesana, scoperchiando aziende e condomini, sradicando alberi, mandando in frantumi vetrate e finestre e seminando devastazione in vari comuni.