Scudetto, il maxischermo fantasma: tutti lo vogliono, nessuno lo chiede

Disponibilità da Sala e Fontana, ma la proposta del Milan non è mai arrivata. "No" sui diritti televisivi

La festa dei tifosi rossoneri il 14 maggio 2011 per l’ultimo scudetto del Milan

La festa dei tifosi rossoneri il 14 maggio 2011 per l’ultimo scudetto del Milan

Milano - Se fosse un film , il titolo sarebbe "Il mistero del maxischermo fantasma". Sì, perché nelle ultime 48 ore si è scatenato un vivace dibattito politico (fuori tempo massimo, col senno di poi) sull’opportunità di proiettare la partita Sassuolo-Milan in una piazza della città, con aperture da parte di Comune e Regione e ipotesi più o meno realistiche sul luogo in cui collocare la struttura. Peccato che sin dall’inizio della querelle (e fino a ieri sera) sia mancato un tassello non da poco per completare il puzzle, decisivo quantomeno per iniziare a ragionare sull’eventualità e per predisporre l’inevitabile cornice di sicurezza: la richiesta da parte della società rossonera, mai pervenuta né alla Questura né alla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo (che valuta la fattibilità di un progetto e la compatibilità di un determinato posto con un evento di massa).

Senza contare sia le forti perplessità da parte di chi gestisce l’ordine pubblico sull’opportunità di aggiungere un altro luogo da presidiare a un elenco già corposo (San Siro, Duomo e luoghi come Navigli, corso Como e zona Sempione da controllare con attenzione per scongiurare pericolosi incroci tra vincitori e vinti) sia l’informale indisponibilità da parte di Dazn, titolare dei diritti tv sul match che potrebbe regalare lo scudetto al Diavolo, a dare il via libera a un’ipotesi del genere, peraltro emersa a una manciata di giorni dal redde rationem di domani sera.

«Cresce l’attesa per la volata scudetto, ho saputo che il Milan cerca una piazza a Milano per trasmettere la partita con il Sassuolo. Da presidente dei lombardi (oltre che da tifoso milanista...) metto a disposizione piazza Città di Lombardia ( sede della Regione, ndr ), qualora la società e le Istituzioni competenti la ritenessero adeguata alla proiezione", ha fatto sapere ieri mattina il governatore Attilio Fontana, facendo seguito al post con cui giovedì il sindaco Giuseppe Sala aveva aperto all’opzione maxischermo ("Lato Comune e Questura non c’è nessun veto"), pur escludendo piazza Duomo dalla lista delle possibili location (per via dello smontaggio del palco del concerto di Radio Italia). "Per me andrebbe bene, la proposta è buona – ha aggiunto lo stesso primo cittadino qualche ora dopo, promuovendo l’idea di Fontana –. Poi è chiaro che l’autorizzazione gliela dà la Questura, però potrebbe essere una location assolutamente adeguata. Il problema vero è che per fare le cose bisogna richiederle, e deve farlo il Milan".

Già, e pare proprio che il Milan non l’abbia fatto. Quindi, a meno di sorprese dell’ultima ora, i tifosi rossoneri che non andranno a Reggio Emilia dovranno accontentarsi della televisione di casa o dei locali che trasmetteranno la gara in diretta dalle 18. Alla stessa ora, come ormai noto pure a chi di calcio non se ne intende, inizierà allo stadio Meazza la sfida tra Inter e Sampdoria, in un esaltante testa a testa tutto meneghino che si chiuderà qualche minuto prima delle 20. Nel caso, improbabile vista la situazione di classifica (-2 dai cugini), in cui i nerazzurri dovessero essere in testa alla classifica al triplice fischio finale, la festa andrebbe in scena direttamente a San Siro, gremito da 80mila tifosi: consegna del trofeo da parte dei vertici della Lega Serie A e probabile bagno di folla con il pullman scoperto in direzione centro a guidare i caroselli di auto.

La seconda opzione , molto più quotata alla vigilia per ragioni opposte (il vantaggio che darebbe il titolo numero 19 al club di via Aldo Rossi pure con un pareggio col Sassuolo), porta invece a una celebrazione ufficiale posticipata al pomeriggio del giorno dopo, con tour con partenza da Casa Milan al Portello e arrivo in centro. Non a caso, proprio in quelle aree il prefetto Renato Saccone ha vietato la vendita di alcol dalle 14 di lunedì alle 2 di martedì.

 

 

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