Morte Formentini: "Addio a un gentiluomo della politica"

Sala: un uomo politico di cui Milano può essere orgogliosa. Salvini: uomo onesto, coraggioso, concreto e generoso. Rotondi: rifondò con me la Dc

Marco Formentini

Marco Formentini

Milano, 2 gennaio 2020 - E' morto, all'età di 90 anni, Marco Formentini, sindaco di Milano dal 1993 al '97. Decine i messaggi di cordoglio dal mondo politico italiano. "E' stato un uomo politico di cui Milano può essere orgogliosa - ha detto il primo cittadino Beppe Sala -. Partigiano, cuore socialista, segretario della giunta della regione Lombardia di Piero Bassetti, aderisce alla Lega in un percorso di continua ricerca di nuove soluzioni politiche per il nostro Paese. Nel 1993 diventa il primo sindaco di  Milano eletto direttamente dai cittadini milanesi. La sua Giunta sperimentò una scelta di figure per lo più indipendenti dallo schieramento dei partiti". Sala ha poi aggiunto: "Ebbe una navigazione non semplice, chiese e ottenne l'appoggio della sinistra per concludere il suo mandato. Da parlamentare europeo, aderì alla Margherita (in Europa 'I Democratici'), portando la sua esperienza e la sua visione anche nell'alveo del centro sinistra", ha spiegato Sala che ha concluso: "Lasciò in eredità la pedonalizzazione dal Duomo a San Babila, la linea 3 della metropolitana e il primo progetto della linea 4. Ma soprattutto, dopo uno dei momenti più critici della storia di Milano del dopoguerra, seppe farsi apprezzare per quelle doti umane che un sindaco non deve mai dimenticare di esercitare nei confronti dei suoi cittadini. Grazie, Marco. Non ti dimenticheremo".

Parole di stima anche dal governatore lombardo Attilio Fontana: "A lui possiamo attribuire l'impulso, fatto di scelte concrete, che ha prodotto la 'rinascita' di Milano. Una persona perbene, molto competente e affabile - ha detto il numero uno del Pirellone -. L'ho conosciuto personalmente e ne ho potuto apprezzare i suoi modi genuini, ma allo stesso tempo risoluti. Non dimenticherò mai il suo sorriso rassicurante. Ai suoi cari le più sentite condoglianze di tutta la Regione Lombardia e dei lombardi". Il primo a rendere omaggio a Formentini è stato l'ex presidente del consiglio regionale lombardo Davide Boni: "Mi giunge questa dolorosa notizia, è venuto a mancare Marco Formentini, ho un ricordo particolare, nel 1993 fummo eletti insieme lui a Milano e io a Mantova. Bei tempi, tempi eroici ed epici", ha scritto su Facebook l'esponente leghista. Sui social anche il messaggio di Matteo Salvini: "Buon viaggio Marco, primo sindaco leghista di Milano, uomo onesto, coraggioso, concreto e generoso. Proteggi la nostra Milano e la nostra Italia da Lassù". Sempre dal Carroccio è arrivato il ricordo del senatore lombardo Roberto Calderoli: "Piango la scomparsa dell'amico Marco Formentini. Una persona che conoscevo e apprezzavo da più di trent'anni: è stato il mio primo capogruppo alla Camera dei Deputati, per un anno, prima di diventare il sindaco di Milano, ma è stato anche un amico". "Mi era spiaciuto molto - ricorda - quando aveva scelto di lasciare la Lega per passare con la Margherita ma per me resterà sempre uno di quelli, insieme a Umberto Bossi, che mi ha insegnato a fare politica e a viverla con impegno e passione", ha concluso. Roberto Maroni ha ricordato sui social Marco Formentini postando su Facebook due foto, una che lo ritrae con Formentini e un'altra invece con l'ex sindaco ritratto con alle spalle il Duomo di Milano e il commento "Momenti magici!!! Grazie Marco". Ha affidato a Twitter il suo messaggio Gianfranco Rotondi: "Addio a Marco Formentini, il leghista democristiano: fu l'unico sindaco leghista della storia di Milano, e rifondó con me la Dc nel 2005. Ma soprattutto fu un galantuomo e un milanese apprezzato in tutta Europa". 

Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano, ha sottolineato che "Milano perde una personalità politica realmente al servizio della città. Un sindaco, eletto per la prima volta direttamente dai milanesi, che ha contribuito a rimarginare le ferite provocate da uno dei periodi più difficili della storia repubblicana recente. Lo ricordiamo per il suo equilibrio, la sua umanità e per essere sempre stato attento al mondo delle imprese. Siamo vicini con affetto alla sua famiglia, sicuri che Milano non lo dimenticherà".

 

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