Manovra, il Comune di Milano: "Duomo aperto al traffico, testo da correggere"

Vetture elettriche e ibride anche nelle aree pedonali. L'assessore alla Mobilità Marco Granelli lancia un appello al Governo

L'assessore Marco Granelli

L'assessore Marco Granelli

Milano, 5 gennaio 2019 - Auto elettriche e ibride in circolazione in corso Vittorio Emanuele, tra tavolini dei bar e turisti impegnati nello shopping. Uno scenario surreale che «potrebbe diventare realtà» a causa di un articolo della Legge di bilancio approvata dal Parlamento. Poche righe che - forse complice anche un’imprecisione di chi ha scritto l’articolo - hanno fatto suonare un campanello d’allarme nei Comuni. E l’assessore alla Mobilità Marco Granelli lancia un appello al Governo, firmato con l’assessore alla Mobilità di Bologna Irene Priolo, per correggere il testo ed evitare fraintendimenti.

L’articolo 1 comma 103 inserisce infatti una modifica nel codice della strada: nel delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato i Comuni «consentono, in ogni caso, l’accesso libero a tali zone ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida». Forse il legislatore voleva riferirsi solo alle ztl e non alle aree pedonali (come ad esempio il “salotto” di Milano), ma il testo e la frase «in ogni caso» hanno generato confusione e allarme tra gli amministratori. «Il Governo dialoghi con le città e non faccia norme da solo - spiegano gli assessori Granelli e Priolo - in queste ore ci siamo sentiti con diversi colleghi di città capoluogo che, come noi, hanno letto con preoccupazione l’articolo. Auspichiamo pertanto che rapidamente l’Anci nazionale apra un confronto con il Governo per lavorare il prima possibile ad un correzione del testo. Significa fare entrare migliaia di auto nelle piazze centrali dei centri storici delle nostre città - concludono - in mezzo ai tavolini delle piazze, ai turisti, o sotto i principali monumenti, solo perché ibride». Interviene a gamba tesa anche l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran: «Questa legge di stabilità si dimostra ad ogni passo un mix di incompetenza e superficialità. Vi immaginate una lunga fila di Sharengo per Vittorio Emanuele fare slalom tra i pedoni dicendo che sono autorizzate da Toninelli? Speriamo risolvano rapidamente questa ennesima stupida stortura».

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