Inchiesta mafia-Expo, processo immediato per 7 arrestati

L'inchiesta riguarda presunte infiltrazioni mafiose nei lavori di Fiera Milano, fra cui anche per alcuni padiglioni di Expo

Padiglione della Francia a Expo 2015 (Newpress)

Padiglione della Francia a Expo 2015 (Newpress)

Milano, 3 ottobre 2016 - Su richiesta della Dda il gip di Milano Maria Cristina Mannocci ha disposto il processo con rito immediato a carico di Giuseppe Nastasi, amministratore di fatto del consorzio 'Dominus', e di altre 6 persone finite in carcere lo scorso luglio nell'ambito di un'inchiesta su presunte infiltrazioni mafiose nei lavori di Fiera Milano, tra cui anche quelli relativi ad alcuni padiglioni di Expo. Nastasi è accusato di avere messo in piedi un sistema di società cartiere, che ruotava attorno al consorzio Dominus, e di fatture false per creare 'fondi neri', parti dei quali, poi, sarebbero stati consegnati anche ad esponenti di Cosa Nostra.

Dominus, tra l'altro, stando agli atti dell'indagine, attraverso una controllata di Fiera Milano spa, la Nolostand (la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l'amministrazione giudiziaria per questa società), ha eseguito lavori anche per l'Esposizione Universale. Le accuse, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita, riciclaggio, anche con l'aggravante di aver agevolato la mafia. Il gip ha fissato l'inizio del processo con rito immediato (si salta l'udienza preliminare) per il 15 novembre prossimo davanti alla sesta sezione penale del Tribunale. Tra gli imputati anche il padre di Giuseppe Nastasi, Calogero, l'ex collaboratore di Nastasi, Liborio Pace, gli amministratori di altre società coinvolte nell'indagine Francesco Zorzi, Marius Peltea, Giuseppe Lombino e Massimilano Giardino. Gli imputati avranno 15 giorni di tempo per chiedere riti alternativi, come l'abbreviato.

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