REDAZIONE MILANO

Inchiesta mafia-Expo, commissariata una parte di Fiera Milano

Misura su disposizione del tribunale di Milano, sezione Misure di Prevenzione. per il settore di Fiera Milano più collegato agli allestimenti e a Nolostand

Padiglione della Francia a Expo 2015 (Newpress)

Milano, 3 ottobre 2016 - Commissariata una parte di Fiera Milano su disposizione del tribunale di Milano, sezione Misure di Prevenzione. L'amministrazione giudiziaria riguarda solo un 'settore' di Fiera Milano Spa ed è quello relativo agli allestimenti di stand fieristici, legato a Nolostand, società controllata e già commissariata lo scorso giugno nell'inchiesta della Dda milanese su presunte infiltrazioni mafiose in alcuni appalti. Il commissario già nominato per Nolostand dovrà controfirmare tutti gli atti relativi al settore di Fiera Milano Spa interessato dalla misura di prevenzione. Il decreto di oggi è stato emesso su richiesta della Procura ed è «circoscritto agli atti di spesa di maggiore rilevanza attinenti ai rapporti» con Nolostand.

Sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria della Gdf di Milano a notificare il decreto di amministrazione giudiziaria della sezione misure di prevenzione, presieduta da Fabio Roia (collegio composto anche da Veronica Tallarida e Ilario Pontani), del Tribunale milanese nei confronti di Fiera Milano spa. Il provvedimento è connesso all'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, che lo scorso luglio ha portato in carcere Giuseppe Nastasi, amministratore di fatto del consorzio 'Dominus', e altre sei persone (4 erano finite ai domiciliari) e con al centro presunte infiltrazioni mafiose nei lavori di Fiera Milano, tra cui anche quelli relativi ad alcuni padiglioni di Expo. Le accuse erano associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita e riciclaggio.

NO PREVENZIONE - Fiera Milano spa non risulta, "a seguito della misura che ha colpito una società da lei controllata", ossia Nolostand, "avere attivato adeguati ed efficaci strumenti di prevenzione per evitare contaminazioni illegali". Lo scrivono i giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese nel provvedimento con cui hanno disposto l'amministrazione giudiziaria del 'settore' di Fiera Milano relativo agli allestimenti di stand fieristici. Secondo i giudici, né Nolostand, già commissariata nei mesi scorsi, né «tantomeno» Fiera Milano spa hanno eliminato "quei fattori che hanno consentito la patologia imprenditoriale, lo sconfinamento nell'attività colposamente agevolatrice" e la "infiltrazione illecita" di soggetti come Giuseppe Nastasi e Liborio Pace, "gestori di fatto delle vicende economiche del consorzio Dominus" e finiti in carcere per una serie di reati e con l'aggravante di aver favorito la mafia.

NO AUTONOMIA - Nel decreto, inoltre, viene specificato che «sul piano del funzionamento di Nolostand spa, l'Amministratore giudiziario ha rilevato come esistano funzioni di Nolostand spa accentrate in Fiera Milano spa esaminando i principali contratti di Service Agreement». In sostanza, il collegio delle misure di prevenzione ritiene che non ci sia una «reale autonomia gestionale» di Nolostand da Fiera ed estende l'amministrazione giudiziaria, per quanto riguarda il solo settore dell'allestimento stand, anche alla controllante Fiera Milano spa. Già nella richiesta di amministrazione giudiziaria per Nolostand venivano riportate, tra l'altro, alcune intercettazioni relative, come sintetizzavano i pm, alla «prassi oramai consolidata secondo cui il quadro direttivo di Fiera Milano, per qualsivoglia problematica gestionale, organizzativa ed operativa, interloquiva consapevolmente ed in modo diretto con Nastasi Giuseppe e Pace Liborio, nonostante entrambi non avevano alcun titolo o incarico formale per interfacciarsi con la società per azioni».

AGEVOLAZIONI - L'attività di agevolazione di Giuseppe Nastasi, amministratore di fatto del consorzio 'dominus' e del suo braccio destro Liborio Pace, tra gli imputati nell'ambito dell'inchiesta "è stata posta in essere anche da Fiera Milano spa oltre ovviamente dalla sua controllata Nolostand". Lo sostengono i pm milanesi nella loro richiesta di commissariamento del settore allestimenti di Fiera Milano. Nel provvedimento si ritiene che "l'individuazione del consorzio dominus come fornitore per gli allestimenti di Nolostand spa è avvenuta attraverso una procedura di aggiudicazione svolta direttamente da Fiera Milano spa in palese violazione delle regole prefissate attraverso una gara non necessaria ma svolta in base ai principi del codice etico di Fiera Milano spa".

Come si legge nel provvedimento dei giudici delle misure di prevenzione "i principi palesemente violati" da Fiera Milano, che ha "svolto direttamente la procedura di aggiudicazione della gara, riguardano la "selezione (dei creditori, criteri di valutazione oggettivi, secondo modalità dichiarate e trasparenti". Violazioni che, sintetizzando l'atto, ha consentito di agevolare il Consorzio Dominus cogestito da Nastasi che con Pace sono accusati, tra l'altro, di aver versato soldi alla famiglia mafiosa di Pietraperzia.

Nolostand, va ricordato, ha affidato lavori al Consorzio Dominus per 18 milioni di euro. In un altro passaggio del provvedimento di commissariamento sono riportati altri stralci della richiesta della Procura. In particolare quelli in cui si ribadisce che "è difficile negare una condotta di smaccata agevolazione nei confronti di Nastasi e Pace (anche) da parte di Fiera Milano spa, in alcune sue componenti, che si è articolata nel corso degli anni e attraverso alcuni snodi: in sede di assegnazione (con una vera e propria 'turbativa d'asta privata', di esecuzione contrattuale (oltre 7 milioni - annotano sempre i pm - corrisposti a Nastasi e Pace senza contratto), di rinnovo contrattuale (controlli carenti e di carattere burocratico) e in sede di comunicazioni antimafia (completamente omesse).

FIERA MILANO - "La misura di amministrazione giudiziaria riguarda il mero settore di approvvigionamento degli allestimenti da parte della società attraverso l'uso della propria controllata Nolostand. Tale provvedimento non ha carattere sanzionatorio e repressivo, ma è tipico delle finalità di prevenzione che orientano l'azione della sezione del Tribunale che lo ha emanato". È quanto scrive in una nota Fiera Milano spa, commentando il decreto del Tribunale di Milano notificato oggi. "Con il provvedimento in oggetto - continua la nota - l'amministratore giudiziario di Nolostand, Dr. Piero A. Capitini, si affiancherà per i prossimi sei mesi agli amministratori di Fiera Milano nel rilasciare nulla osta alle risoluzioni contrattuali e alla stipula di nuovi contratti e commesse, nel mero perimetro di cui sopra, oltre il limite di spesa di euro 10mila". Fiera Milano precisa inoltre «che la controllata Nolostand ha rappresentato nel 2015 il 14% del fatturato consolidato. La controllata Nolostand sta continuando, altresì, a realizzare le proprie attività industriali in stretta e costante collaborazione con l'amministratore giudiziario".