Il conto alla rovescia è ormai partito: a settembre si rischia di bloccare per sempre le corse del tram Atm da Limbiate a Milano. L’ultimatum è stato fissato da Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza del ministero dei Trasporti. La linea attuale è vecchia e non rispetta i moderni standard di sicurezza, sia per tragitto e binari, sia per le vetture. Lo stesso problema che evidenziò 10 anni fa l’Ustif, Ufficio speciale trasporti impianti fissi. Il progetto per rifare completamente la linea e dotarla di vagoni moderni è pronto da anni, doveva essere realizzato prima del 2015, ma poi venne l’Expo che “scippò“ i fondi già stanziati dal Cipe. Poi ci furono le lunghe trattative per convincere tutti gli enti coinvolti a metterci qualcosa e così, oltre ai soldi del Governo si sono trovati quelli di Regione, Provincia Mb, Area Metropolitana, Comune di Milano e dei 5 comuni attraversati dalla tratta. Poi è arrivata la pandemia a rallentare tutto e ad oggi, che la gara non è stata nemmeno messa a bando, ci si è accorti che i soldi sanziati (si parla di 153 milioni) non bastano e che il bando che doveva essere pubblicato a fine 2021, poi a fine 2022, forse verrà pubblicato a fine 2023, con l’ipotesi di tre anni e mezzo di lavori. Mentre quella del 30 settembre potrebbe essere l’ultima corsa.
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