Loreto, vinti ma con onore Gli altri progetti sul podio

“Loreto Verde (Love)’’ di Citterio e Viel puntava su tre boschi e uno studentato “Una Piazza in Loreto’’, invece, avrebbe ospitato Libraccio, Anteo e Zelig

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di Massimiliano Mingoia

Vinti, sì, ma con onore. Il giorno dopo la presentazione del progetto vincitore del concorso Reinventing Cities, “Loreto Open Community (LOC)’’ proposto da Ceetrus Nhood, un masterplan che cambierà il volto di piazzale Loreto entro le Olimpiadi del 2026, ecco spuntare i rendering dei due progetti finiti sul podio ma sconfitti. Al secondo posto si è piazzato “LOreto VErde” (LOVE) dello studio di architettura e design di Antonio Citterio e Patricia Viel, al terzo posto “Una Piazza in Loreto’’ di Riccardo Rocco, Bunch e PA+N associati con lo sviluppatore Redo sgr e Vitali spa. Tre progetti con un obiettivo finale comune per piazzale Loreto, renderla uno spazio pedonale, verde e fruibile, ma con soluzioni diverse. Un confronto visuale tra i tre masteplan è utile per farsi un’idea sulle alternative proposte alla Commissione composta da membri indicati da Comune e C40.

Il nuovo piazzale Loreto, secondo il progetto Love, si sarebbe articolato in diverse aree: la “Piazza di Città”, oggi inaccessibile ai pedoni, avrebbe ospitato un bosco urbano, chioschi per il food & beverage, spazi per eventi temporanei e spazi commerciali, e si sarebbe collegata a via Padova tramite la “Piazza di Quartiere”, un’area verde per lo svolgimento delle attività quotidiane. Via Padova, in parte pedonalizzata, sarebbe stata ripensata in un “Rain Garden”, un viale alberato con canali interrati che avrebbe raccolto l’acqua piovana da far confluire nella “Piazza d’Acqua”. Il progetto di “LOreto VErde’’ prevedeva anche una riconversione degli uffici comunali di via Porpora in uno studentato, aumentando i piani dell’edificio, mentre il progetto vincitore vedrà l’ormai ex palazzo comunale aumentare da 10 a 14 piani per ospitare un asilo, spazi per il coworking e uffici. L’architetto Viel commenta: "Ceetrus ha vinto con una funzione urbana forte. In un nodo di questa intensità sono due le strategie: uno spazio urbano che dia spazio alla città pubblica o una funzione urbana forte. La città ha scelto la seconda".

Il progetto terzo classificato, “Una Piazza in Loreto’’, proponeva invece strutture molto più pesanti nella piazza per ospitare il Libraccio, il cinema Anteo, il gruppo Smemoranda e Zelig, La Santeria e il mondo della cooperazione sociale di CGM.

Tre progetti diversi, ma un solo vincitore, LOC, che non è piaciuto proprio a tutti. Il candidato sindaco della sinistra radicale Gabriele Mariani lo definisce "il nuovo centro commerciale di piazzale Loreto" e aggiunge: "Bene aver cambiato la circolazione, ma una bella sistemazione verde a raso con il commercio nel mezzanino non poteva bastare? Uno spazio vuoto e verde al termine del trafficato corso Buenos Aires. E perché aver premiato un progetto che nega una sorta di monumentalità alla piazza, dandole un minimo di dignità al fondo di un viale commerciale? E la sua storia? Se il team aggiudicatario ha come capofila Auchan, che altro potevamo aspettarci?".

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