In Lombardia una legge per supportare bande musicali e fanfare: sono 600 in tutta la Regione

L’iniziativa del consigliere della Lega Floriano Massardi: supporti economici e un museo a tema che testimoni e tuteli queste realtà della tradizione

La Fanfara del 3° reggimento carabinieri Lombardia al Fraschini

La Fanfara del 3° reggimento carabinieri Lombardia al Fraschini

Milano, 28 marzo 2024 – Con l’obiettivo di salvaguardare la tradizione musicale popolare e valorizzare le realtà del territorio, è stata proposta la legge regionale per la “tutela, valorizzazione, promozione e sostegno alle bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk della Lombardia”, dall’iniziativa del consigliere regionale della Lega

Floriano Massardi.

I numeri delle realtà musicali in Lombardia

Parte integrante della storia della Lombardia, sia sociale che culturale, le realtà musicali amatoriali lombarde, “hanno una forte valenza didattica in quanto rappresentano l'unica modalità di avvicinamento e di apprendimento della musica in tutte quelle aree del territorio lombardo in cui non operano scuole a tema” ha commentato il consigliere Massardi.

In Lombardia esistono, sparse in 1.500 Comuni, oltre 600 bande musicali e 400 gruppi corali e innumerevoli realtà scolastiche, parrocchiali, folkloristiche, nonché le fanfare. Solo a Brescia le bande censite ed i cori sono oltre duecento.

“Vogliamo portare la musica in ogni angolo della Lombardia – ha concluso Massardi - fermando per un attimo la società distratta e assillata dai problemi della vita quotidiana".

I punti della proposta di legge

Cosa prevede nell’effettivo questo progetto di legge? L’obiettivo di salvaguardare queste realtà presuppone che Regione Lombardia istituisca un elenco telematico regionale di questi complessi amatoriali; venga istituita la Settimana regionale della musica lombarda e dei lombardi, in coincidenza con la Festa internazionale della musica che cade ogni 21 giugno. 

Si chiede che venga creato un museo a tema e che l’acquisto e il rinnovo delle attrezzature musicali e degli allestimenti dei gruppi vengano sostenuti economicamente.

Poi che vengano resi fruibili spazi pubblici destinati alle prove e alla socialità e incentivi la didattica musicale con attività formative di tipo bandistico e corale e di aggiornamento e di qualificazione professionale dei direttori, degli esecutori e dei trascrittori.

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