Si chiude oggi l’ultimo weekend di shopping natalizio. Un periodo che si apre a fine novembre con il “Black Friday“. I primi bilanci sono pronti. La spesa media per i regali in Lombardia è di 230 euro, poco più di quanto Confcommercio stima a livello nazionale (207). Dall’indagine “Terziario e digitale: focus Commercio“ di Confcommercio Lombardia emergono anche dettagli sulle modalità di acquisto: per il 40% delle attività, la percentuale di clienti che si recano in negozio grazie al sito internet e ai social aumenta in media del 20% in occasione degli acquisti per le festività natalizie (così come per i saldi e il “Black Friday“). Crescono le spese tramite l’e-commerce: l’83% dei negozi ha un sito internet, la metà l’ha attivato negli ultimi cinque. Di questi, il 45% riscontra un aumento dei volumi di vendita e 7 su 10 prevedono il ritiro in negozio.
"Sito web e social si dimostrano strumenti importanti per promuovere l’attività e aumentare il flusso di clienti in negozio – dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia, Carlo Massoletti –. La relazione personale risulta determinante anche per le imprese che hanno scelto di attivare un canale e-commerce, prevedendo nella maggior parte dei casi il ritiro in negozio". I prodotti enogastronomici si confermano i più scelti (81,3%) seguiti da giocattoli (58,5%), libro o e-book (52%) e prodotti per la cura della persona (50,2%). Chi compra online sceglie soprattutto “carte prepagate“ (45,6%) come regalo da mettere sotto l’albero.
Confimprese, associazione che rappresenta 450 marchi e 90mila punti vendita del settore retail, prevede una chiusura del mese di dicembre con un valore dei consumi del 2% superiore rispetto a un anno fa, dopo il +3,7% del “Black Friday“ di fine novembre. "La Lombardia sta performando discretamente bene – commenta il presidente, Mario Resca –. Siamo agli ultimi giorni prima di Natale. Prevediamo una fine dell’anno non con i botti ma che consolida i risultati dell’anno scorso: sarebbe già un successo. Lo shopping natalizio è leggermente positivo, ma contrastato dall’online". Guardando ai settori l’analisi si differenzia. "La ristorazione è decisamente positiva (+4,5%), mentre soffre l’abbigliamento (-3,5%). Permangono le difficoltà della categoria “altro retail“ (ottica, cura della persona, servizi, casa-arredo, entertainment e libri, elettronica) soprattutto per l’arredo. I prodotti per la cura della persona, i profumi, la domotica e gli oggetti per la sicurezza tengono di più".