REDAZIONE MILANO

Lina, 77 anni al bancone del bar fuori dal tempo

Morta a 97 anni la proprietaria dell’omonima trattoria Orsolina. Ondata di commozione. "Era l’anima del quartiere"

È morta a 97 anni la mitica Lina Orsolina, proprietaria e anima dell’omonina storica trattoria di via Marco d’Oggiono a Milano. La morte della signora Lina, da ben 77 anni dietro il bancone del locale, ha scatenato una pioggia di commenti commossi e nostalgici, per un altro pezzo della Milano più genuina che se ne va.

Entrare nella trattoria della Lina era infatti come fare un tuffo nel passato, quando il crocicchio di vie alle spalle della Conca del Naviglio era conosciuta come la Casbah milanese (una “casbah” che però aveva un’accezione tutta diversa da quella attuale), rifugio di perdigiorno e tiratardi. Gli arredi, le attrezzature, persino le bottiglie parlavano, e parlano, un’altra lingua. Una lingua che non conosce “eventi”, “apericena” o “happy hour”, ma solo “bianchin”, “sprussà” o, per gli astemi (una rarità nel locale della Lina), “spuma”.

E non perché nella sua trattoria ci fossero solo dei sopravvissuti. Tutt’altro, grazie soprattutto alla sua personalità, nel locale della Lina ci sono sempre stati tanti giovani, attirati proprio dal viaggio del tempo che quel piccolo bar, alle spalle dei locali fighetti dei Navigli, rappresentava. Così lontanto, anzi, così ostinatamente contrario ai locali milanesi che vanno per la maggiore. Tutto, infatti, dento alla trattoria richiamava il lontano 1945, anno di devastazioni e speranza per Milano, di lutti e fatica, e anche anno riportato orgogliosamente sull’insegna della trattoria. Lei, la Lina, era arrivata qualche anno dopo, nel 1948, dalla piccola Fregona, in provincia di Rovigo. E da quel momento non ha più lasciato il suo posto dietro al vecchio, vecchissimo, bancone. Che, tutti sperano, rimarrà lo stesso ancora per tanto tempo.

L.T.