Pesaro, 27 aprile 2025 – Tik Tok, ci sono insulti per te. Anzi per lei, la senatrice Liliana Segre, la bambina scampata ad Auschwitz, tra le ultime testimoni della ferocia nazista e della shoah.
I fatti. Il Comune di Pesaro pubblica due video che documentano le recenti celebrazioni del 25 aprile a Pesaro. Uno sul profilo del sindaco Biancani. Nel breve filmato si vede il sindaco che incontra la senatrice Liliana Segre, la quale arriva al monumento della Resistenza per le celebrazioni e sillaba a Biancani: “È la prima volta che trascorro il 25 aprile a Pesaro e non potevo mancare”.

Il video viene lanciato in diverse piattaforme social, ma è su Tik Tok che diventa virale. Un’onda lunga e sempre più alta che raggiunge le 85mila visualizzazioni e scatena un fiume di commenti che è andato avanti fino a tarda sera. Fino al pomeriggio di ieri erano 753, il novanta per cento dei quali insulti alla senatrice. Qualche esempio? “Sanguinosa ebrea”, “La più nazista di tutti”, “Che palle che ha fatto sta vecchia”, “Vecchia, il popolo italiano non ti vuole”. E ancora: “Stanno facendo la raccolta differenziata”, “Che il tuo Dio possa riabbracciati presto”, “È ancora viva?”, “Letame”, “Un’altra parassita da mantenere”, solo per citarne alcuni.
Un mare di odio che il consigliere comunale Riccardo Bernardi denuncia immediatamente, pubblicando un video sui social, rilanciato poi dal sindaco: “Ci rattrista continuare a leggere insulti e minacce, centinaia e centinaia – denuncia Bernardi –. Ricordiamo che il 25 aprile è la festa di liberazione dal fascismo che deve essere festeggiata da tutta la popolazione. Se qualcuno non lo fa invece che scrivere insulti e minacciare una senatrice che vissuto la tragedia della Shoah, può benissimo farsi i fatti propri e tenerselo per sé”. Il sindaco Biancani ha rincarato la dose: “A che punto siamo arrivati! Ringrazio il consigliere comunale Riccardo Bernardi per il video. Rende ancora più chiaro a tutti a che punto arriva l’essere umano. Definirli bestie sarebbe un insulto per le bestie stesse. Purtroppo esistono persone talmente ignoranti da riuscire a scrivere certe cose che non riesco neppure a definire o a comprendere. Sono parole gravi che andrebbero perseguite dalla giustizia. Parole che oltre a far capire il livello di ignoranza di certe persone denotano quanta rabbia e cattiveria c’è nella nostra società che personalmente mi lascia senza parole”.
Il sindaco fatica a “capire e a comprendere dove l’essere umano può arrivare. Del resto se ci sono le guerre, con atrocità e violenze, vuol dire che è possibile. Come sindaco e come cittadino ribadisco che la sua presenza è stata un dono prezioso per la nostra città e di cui siamo immensamente grati. La Segre rappresenta un simbolo, è la memoria vivente dei valori della Resistenza da tramandare alle nuove generazioni. La sua presenza è e resterà sempre un piacere. Da sindaco gli esprimerò sempre il senso di gratitudine. Pesaro è con lei. Bene abbiamo fatto a darle la cittadinanza onoraria”.
Non solo Segre: anche i bambini sono finiti nel mirino. Sul profilo Tik Tok del Comune infatti, è stato pubblicato un video in cui si vedono i bambini di “Liberamusica”, cantare nel monumento alla Resistenza, “Bella ciao”. Segue il commento dell’amministrazione comunale in cui si evidenzia che “A Pesaro Bella ciao non sarà mai vietata e si potrà sempre cantare”. C’è chi ha commentato “poveri bambini“. Ma c’è anche chi ha risposto: “Ma povero te”.