"L’energia incide sul 50% delle spese Impianti a rischio"

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Quanto sia pesante l’impatto del caro energia per le piscine lo dimostrano le ultime bollette arrivate all’amministrazione di Accadueo Group. "I prezzi dell’energia sono praticamente raddoppiati: è una situazione senza precedenti e grave perché l’energia incide per il 50% sul conto economico degli impianti", spiega Andrea Sironi, amministratore dei due Accadueo club (in viale Lucania e via Rucellai) aperti dal 2001 con sei piscine riscaldate, oltre alle sale per il fitness e vari corsi.

L’ultima bolletta dell’elettricità è arrivata a dicembre e ammonta a 8.500 euro. "Sono andato a guardare la fattura del dicembre 2018 per gli stessi kilowatt: ammontava a 3.500 euro. Nello stesso mese del 2019 era salita a 4mila euro. Per il 2020 è inutile il confronto perché l’attività di palestre e piscine allora era sospesa", spiega Sironi. La progressione impressionante dei rincari c’è stata pure col gas. "Per l’ultima fattura abbiamo sborsato la cifra di 10mila e 500 euro. Nel 2018 invece la bolletta era 4.500 euro, 5.900 euro se guardiamo al 2019". Di fronte a questo scenario già gravato dalle sospensioni delle attività nelle palestre e nelle piscine negli ultimi due anni – "in Italia c’è stato il più lungo lockdown in Europa per le attività sportive" – pesa come un macigno "il calo dell’utenza di circa il 30%: è una situazione generale che riguarda tutti gli impianti natatori. Gli ingressi devono essere contingentati per le norme in vigore e perdura la paura a frequentare i posti al chiuso. Poi ci sono soci esclusi dopo l’entrata in vigore del pass verde rafforzato".

Il risultato è un quadro di sofferenza economica "che non è mitigato in alcun modo dai ristori, neppure previsti. Basterebbe togliere l’aliquota Iva applicata per le bollette elettriche per darci un po’ di ossigeno ma dal Governo non è arrivata alcuna proposta" rimarca Sironi. L’alternativa per ripianare i bilanci sarebbe quella di scaricare gli aumenti sul consumatore finale. Ma è un’ipotesi che né Sironi né altri gestori possono prendere in considerazione: "Per recuperare il fatturato dovrei aumentare del 50% i costi di ingressi e abbonamenti ma non è una strada percorribile. Sarebbe un disincentivo in più in un clima di crisi economica con diminuzione delle risorse che le famiglie destinano al tempo libero. E poi alimenterebbe l’incubo di spirale inflattiva: vogliamo far salire l’inflazione al 30%?".

A.L.

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