
Il muro imbrattato (da Facebook)
Milano, 27 gennaio 2016 - Imbrattati con vernice rossa i muri della sede della Lega Nord in via Bellerio, sede della Lega Nord. Ad agire da un gruppo di persone che poi ha diffuso il video. Succede alla vigilia dell'arrivo in città della leader del Front National francese Marine le Pen, che il 28 e 29 gennaio incontrerà il leader della Lega Matteo Salvini ed altri esponenti dei partiti euro scettici per lanciare un'iniziativa di protesta.
Per il segretario provinciale di Milano Davide Boni si tratta di un'azione messa in atto "dai soliti, beceri, usurpatori di democrazia e proprietà altrui, quelli che da cinque anni stanno facendo il bello e il cattivo tempo nella nostra città, gli stessi che esprimono atti intimidatori verso chiunque la pensi diversamente da loro, come nel caso delle minacce ricevute per il convegno con Marie Le Pen di domani sera. Questa volta avremo una presa di posizione ufficiale da chi governa Milano, o un silenzio complice? - continua Boni - Qualunque sia la risposta, la nostra resta: avanti, senza paura"
In merito a quanto accaduto è arrivato anche il tweet di Salvini. "La "democrazia" dei kompagni contro la sede Lega di Milano. Mi fanno paura? No, mi fanno pena".
La "democrazia" dei kompagni contro la sede #Lega di Milano. Mi fanno paura? No, mi fanno pena. #Salvini pic.twitter.com/CYpnWVYfkD
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 27 Gennaio 2016
"Nessuno in Europa è più lontano dai miei convincimenti di Marine Le Pen ma troverei riprovevole cercare di non lasciarla parlare" ha commentato il candidato sindaco per Milano di Italia Unica, Corrado Passera, ha commentato il convegno delle destre europee, a cui prenderanno parte anche la Lega Nord e il Front National, che si terrà a Milano nei prossimi giorni e per cui sono annunciate proteste in città. "Imbrattamenti della sede della Lega, come quello di questa notte, e manifestazioni violente di dissenso - ha aggiunto - non fanno parte di quello che Milano vuole essere come città". Secondo Passera "bisogna dire no a movimenti radicali ma non impedire la libera espressione delle idee".