Lavori alla chiesetta antica in vista della futura M4

Lorenteggio, sopralluogo per rimettere in sesto l’oratorio millenario di San Protaso. La cittadina-custode: "Ha rischiato l’abbattimento più volte nel corso dei secoli".

Lavori alla chiesetta antica in vista della futura M4

Lavori alla chiesetta antica in vista della futura M4

Ha rischiato l’abbattimento più volte nel corso dei secoli ma l’ha sempre scampata. Oggi è un simbolo del quartiere e sarà anche valorizzato con l’arrivo della M4. È l’oratorio di San Protaso al Lorenteggio, in mezzo allo spartitraffico, una chiesetta millenaria che non è più luogo di culto ma spazio d’incontro. "A uso profano", spiega Paola Barsocchi, la cittadina-custode che se ne prende cura e che gestisce l’associazione Amici della Chiesetta al Lorenteggio. C’è una novità: in vista dell’apertura della futura stazione Tolstoj, a ridosso del sito, la chiesetta che è di proprietà del Comune verrà rimessa in sesto. "La parte interna, che custodisce affreschi, è in buono stato – spiega Fabrizio Delfini, assessore all’Urbanistica del Municipio 6 – mentre la parte esterna ha bisogno di qualche intervento", ai muri e al tetto. "In questi giorni – si legge sull’account Instagram del Municipio – sono stati effettuati dei sopralluoghi tecnici all’Oratorio di San Protaso al fine di programmare gli interventi manutentivi da attuare sulla chiesetta millenaria".

Al lavoro, tecnici comunali per monitorare lo stato del luogo e predisporre gli interventi futuri, in modo che sia tutto pronto per l’apertura della stazione (verosimilmente a settembre). "Obiettivo del Municipio 6 e del Comune di Milano è di portare al suo originario splendore questo edificio così importante per la storia di Milano, progetto che va in parallelo alla riqualificazione dei vicini spazi pubblici grazie all’arrivo della nuova M4". Non manca il ringraziamento ai cittadini, "l’Associazione dei commercianti AscoLoren e l’Associazione Amici della Chiesetta al Lorenteggio, per la disponibilità e la collaborazione". Perché ogni passo è stato compiuto insieme. Non solo ci sarà un restyling dell’edificio "ma sarà anche più semplice e sicuro raggiungerlo – continua Delfini – perché sono previste delle castellane su strada e passaggi pedonali pensati proprio per arrivare alla chiesetta".

"È la costruzione più antica del quartiere, esiste da più di mille anni", sottolinea Paola Barsocchi, "e ha rischiato più volte l’abbattimento: per mano del Barbarossa nel 1162; in epoca Napoleonica; nel secolo scorso per l’ampliamento della strada e pure di recente per i lavori M4. Ma l’ha scampata grazie all’ottenimento del vincolo architettonico e alla battaglia degli abitanti, che la considerano parte dell’identità del quartiere". Prima della riqualificazione degli anni Ottanta era stata soprannominata “gesa di lusert” (la “chiesa delle lucertole“) per lo stato di abbandono in cui versava.Ora continuerà a essere l’anima antica del Lorenteggio. "Abbiamo – conclude Barsocchi – un altro desiderio: aggiungere alla fermata Tolstoj anche la denominazione San Protaso".

Marianna Vazzana