Milano, le ladre incinte colpiscono anche sul filobus

Centrale, blitz dei carabinieri sulla 91: denunciate due nomadi pregiudicate e con 27 alias. Una deve scontare 8 anni per borseggi

Ragazze in gravidanza in azione in metropolitana o nelle stazioni della città

Ragazze in gravidanza in azione in metropolitana o nelle stazioni della città

Milano, 15 gennaio 2020 - P. F. S. H., 25 anni, è stata arrestata almeno cinque volte negli ultimi anni, è stata controllata in decine di occasioni fornendo vari alias (se ne contano in totale 16) ed è destinataria di un ordine di carcerazione per espiare un cumulo pene da 8 anni e 2 mesi per furti. F.H., 33 anni, ha un curriculum del tutto simile, a cominciare dagli 11 nomi falsi via via forniti e dagli arresti a raffica (il primo nel 2001 per tentata rapina, da minorenne). Entrambe domiciliate nel campo nomadi di via Monte Bisbino (al confine con Baranzate) e da sempre complici, nel dicembre 2015 finirono nella maxi operazione su una banda di borseggiatrici della Stazione Centrale; un’operazione che all’epoca coinvolse pure due agenti della Squadra mobile, accusati di aver spartito in due occasioni il bottino dei colpi con le ladre e poi condannati in via definitiva dalla Cassazione. L’altro ieri sera, le H.  sono state "pizzicate" ancora una volta in azione: non a bordo della metropolitana o all’interno dello scalo ferroviario di piazza Duca d’Aosta come quasi sempre succede, bensì su un autobus.

Attorno alle 19.30 , due carabinieri in borghese della stazione Rogoredo, che proprio due giorni fa hanno iniziato un servizio di controllo ad hoc sui mezzi di superficie, hanno notato quel gruppo di cinque-sei ragazze sul filobus 91 e le hanno seguite con lo sguardo: a un certo punto, le nomadi hanno puntato una passeggera e le hanno sfilato il portafogli dalla borsa. I militari coordinati dal maresciallo Giuseppe Palumbo hanno assistito alla scena in diretta e sono subito intervenuti, riuscendo a bloccare due delle borseggiatrici, P. e F. H.. Entrambe incinte (la prima è alla tredicesima settimana di gravidanza ed è già madre di cinque figli), sono state portate in caserma e denunciate a piede libero per tentato furto aggravato in concorso. Dalle verifiche in banca dati è poi emerso l’ordine di carcerazione per P. , provvedimento già differito nel febbraio scorso perché all’epoca la venticinquenne aspettava il quinto bambino.  

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