Blitz nei palazzi del centro, prese le ladre di corso Garibaldi

Due colpi in mezz’ora. Arrestate dai ghisa

Ladre in corso Garibaldi

Ladre in corso Garibaldi

Milano, 22 settembre 2019 - Vestite di tutto punto. In giro per le vie del centro come due turiste. Uno spuntino al bar all’ora di pranzo. Poi lo scatto improvviso, per infilarsi in uno stabile e svaligiare quanti più appartamenti possibile. Sì, perché Romina B. e Gabriela N., la prima originaria di Castelfranco Veneto e la seconda nata in Germania a Francoforte, sono due nomadi specializzate nei furti in abitazione. Facce note agli investigatori, tanto che l’altra mattina gli specialisti dell’Unità reati predatori della polizia locale le hanno riconosciute e seguite, riuscendo ad arrestarle in flagranza dopo un’ora di appostamento.

Ore 13.15 di mercoledì, corso Garibaldi angolo piazza XXV Aprile.  I ghisa in borghese intercettano le due ladre e iniziano a pedinarle con discrezione: Romina e Gabriela, rispettivamente di 23 e 24 anni, percorrono via Crispi, via Varese, via Volta e le altre strade del quartiere; si fermano per qualche istante davanti ai portoni degli edifici, studiano l’ingresso e proseguono. Alle 13.30, le due si fermano in un locale per mangiare un panino, sedute ai tavolini esterni; nel frattempo, tengono d’occhio il palazzo di fianco, lasciato momentaneamente sguarnito dal portinaio. A un tratto, entrano in azione: a passo svelto in cortile, poi su per la scala D. Gli agenti restano in osservazione sul marciapiedi, pronti a «beccarle» all’uscita. Dopo trentatrè minuti, Romina e Gabriela escono e si incamminano verso corso Garibaldi. Due ghisa le seguono a poche decine di metri di distanza, altri tre vanno a controllare le abitazioni della scala D e ne trovano due completamente a soqquadro tra il secondo e il terzo piano. A quel punto, scatta il blitz: le due ragazze vengono immediatamente bloccate e perquisite. Dalle borse spunta l’armamentario del ladro provetto: tre cacciaviti, una chiave inglese, un foglio di plastica per aprire le serrature, un paio di forbicine. E poi c’è il bottino, piuttosto gramo a dir la verità: un profumo marca Maison Royal e 85 euro in contanti, rubati alla studentessa in affitto al secondo piano.  

Vvengono portate nell’Ufficio centrale arresti e fermi di via Custodi e lì, d’intesa con il pm di turno Mauro Clerici, arrestate per furto in abitazione aggravato e mandate a processo per direttissima. Entrambe domiciliate in via Famagosta e già schedate negli archivi di polizia, Gabriela ha patteggiato nel 2015 per lo stesso tipo di reato, commesso in quell’occasione a Roma. Il modus operandi della ventiquattrenne e della complice ha ricordato da vicino quello messo in atto dalle tre nomadi che poco più di un anno fa svaligiarono la casa del sindaco Giuseppe Sala in zona Brera: ladre camuffate con abiti eleganti, con obiettivi scelti a caso camminando per le vie del centro.

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