REDAZIONE MILANO

“L’acqua e le sue storie“ raccontate per i gruppi e le scolaresche

“L’acqua e le sue storie“ raccontate per i gruppi e le scolaresche

Quella ospitata in questo periodo a Rocca Brivio è una mostra che racconta storie d’altri tempi, di quando si lavavano i panni nelle rogge e si poteva fare il bagno nel Lambro. Storie di mondine, pescatori, mugnai e “campari“. La mostra “L’acqua e le sue storie“ è un serbatoio di ricordi del tempo che fu. Tutto il materiale in esposizione – 100 oggetti accompagnati da 28 disegni esplicativi – proviene dal Museo della civiltà contadina Luisa Carminati, un insieme di “pezzi“ che raccontano l’antico mondo agricolo del Basso Milanese, con le sue usanze e i suoi rituali. Un mondo in gran parte perduto, ma che può essere interessante valorizzare e riscoprire. Dopo il boom di visitatori del 25 e 26 marzo, in concomitanza con le Giornate del Fai, nei mesi di aprile e maggio l’esposizione resterà aperta per i gruppi e le scolaresche, su prenotazione al numero 029840928. L’iniziativa è dell’associazione Amici di Carlotta in accordo con l’associazione Roccabrivio; curatrice della mostra è Elisabetta Viganò, figlia di Luisa Carminati, la fondatrice del Museo della civiltà contadina. "L’acqua è un bene essenziale che siamo abituati a veder sgorgare abbondante dai nostri rubinetti, ma che inizia a scarseggiare – spiegano gli organizzatori –. Per questo serve ricordare come l’acqua fosse rispettata e utilizzata nel mondo rurale. Certo, non si torna indietro. Ma si tratta delle nostre radici. Conoscerle può aiutarci a riflettere sull’importanza di questa risorsa". In legno, ferro, rame e tessuto, gli oggetti in esposizione risalgono ai primi decenni del Novecento e sono tutti collegati agli usi dell’acqua in ambito rurale: l’irrigazione, la pesca, i giochi dei bambini, l’igiene personale e il bucato. I pezzi in visione sono parte dei 1500 oggetti del Museo della civiltà contadina che, costretto a traslocare da Cascina Carlotta e alloggiato temporaneamente in un deposito, sta cercando da anni una nuova casa.

Alessandra Zanardi