
Gli operatori dei call center hanno incrociato le braccia, e ieri si sono riuniti in presidio davanti a Palazzo Lombardia,...
Gli operatori dei call center hanno incrociato le braccia, e ieri si sono riuniti in presidio davanti a Palazzo Lombardia, sede della Regione. Una mobilitazione nazionale proclamata da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom Uil contro la disdetta del contratto collettivo nazionale della telecomunicazioni decisa dall’associazione di categoria Assocontact "in favore di un contratto costruito ad hoc per trovare condizioni economiche normative più favorevoli agli imprenditori, falciando decenni di diritti". I sindacati chiedono quindi di tutelare il lavoro. "Senza un cambio di rotta – spiega Daniele Bonanno (Fistel-Cisl) – nei prossimi cinque anni ci sarà un congelamento dei salari con un aumento risibile in futuro. Un contratto con minori tutele su malattie e permessi e salari bassi, anche 6,50 euro lordi all’ora".
A.G.