
Un momento del corteo da Cadorna a Porta Genova Flash mob contro McDonald’s a Cairoli
Cori anti Israele urlati al cielo, bandiere palestinesi sventolate, foto di Sinwar in bella vista e applausi per i "giovani di Amsterdam". Tutto questo ha caratterizzato la manifestazione pro Palestina, la 57esima a Milano, che dal 7 ottobre del 2023 è appuntamento fisso in città ogni sabato, ieri animata da un migliaio di attivisti. Ad aprire il corteo, partito alle 15.30 da piazzale Cadorna, lo striscione con la scritta "Save Gaza". Subito, al megafono, c’è stato un intervento di "plauso" ai giovani di Amsterdam, tifosi del posto che hanno aggredito avversari israeliani: "Un applauso a tutti i giovani, ragazzi e ragazze, che hanno dato una lezione"; poi l’incitamento "a seguire l’esempio". Quindi grida, applausi ma anche qualche fischio. "Il vittimismo è una caratteristica del movimento sionista". Portate in prima linea due foto dell’ex leader di Hamas Yahya Sinwar. Tra i cartelloni, quello con la scritta "Boicott McDonald’s". A riguardo, in largo Cairoli, alcuni manifestanti pro-Pal si sono ritrovati davanti a un punto vendita della catena, accusandola di distribuire pasti gratis ai soldati israeliani. "Ogni volta che mangiate un panino, mangiate il sangue dei palestinesi".
Ancora, all’altezza di via De Amicis, il discorso è tornato sui fatti accaduti in Olanda: un altro attivista ha preso la parola ribadendo che i "nostri fratelli ad Amsterdam hanno agito contro il sionismo. Questa è la solidarietà", ha sostenuto. "Dobbiamo farlo anche qui in Italia, non possiamo rimanere solo a fare le piazze di solidarietà, dobbiamo agire. Bisogna agire oggi, non domani". Attacco anche alla stampa: "Giornalisti vigliacchi". "Tutti i media hanno detto che erano atti antisemiti: ciò che è stato portato ad Amsterdam erano atti antisionisti". Il corteo è proseguito fino a Porta Genova, concludendosi sulle note della canzone di Ghali, “Casa mia“.
Non mancano le reazioni politiche, dure, del centrodestra. "Ritengo gravissima la presenza dell’assessore del Municipio 1, Lorenzo Pacini, e del consigliere del Municipio 7, Alessandro Corti, del Pd. Senza una chiara e pubblica presa di distanza dal sostegno espresso dagli speaker agli aggressori dei tifosi israeliani ad Amsterdam, mi aspetto che il Pd e il sindaco Sala ne chiedano le immediate dimissioni", commenta Marco Bestetti, Consigliere regionale e comunale di FdI. "Ancora una volta – prosegue Riccardo De Corato, deputato FdI – assistiamo al silenzio della sinistra, sempre pronta a denunciare il razzismo ma meno decisa nel prendere le distanze da chi incita all’odio razziale. Mi auguro una condanna chiara e ferma". Per il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, "sta tirando una brutta aria, antisemita, razzista, violenta, un clima che preoccupa e ancora una volta mi domando se dietro non ci possa essere una regia. Solidarietà piena al popolo israeliano e alla comunità ebraica".