La Lega ha perso un milione di voti Il Movimento 5 Stelle oltre 800mila

Il confronto tra i consensi ottenuti alle Regionali del 2018 e quelli in quest’ultima tornata premia solo Fratelli d’Italia e la civica di Fontana. Il Pd cresce percentualmente ma cede 370mila schede

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di Giambattista Anastasio

È vero che la Lega ha tenuto rispetto alle previsioni dei giorni precedenti il voto. Ed è vero che il divario con Fratelli d’Italia, primo partito in Lombardia, sarebbe potuto essere più ampio dei 9 punti percentuali che hanno infine diviso il Carroccio dal partito di Giorgia Meloni. Premesso e sottolineato questo, se si guardano i voti assoluti riscossi dai partiti alle ultime Regionali e quelli riscossi alle Regionali del 2018, la performance elettorale della Lega sembra assumere tutt’altre sembianze, quelle di un tracollo anziché di una prova – riuscita – di resistenza. A fare da spartiacque tra l’una e l’altra rappresentazione, così come tra voto in termini percentuali e voto in numeri assoluti, è soprattutto l’astensione record registratasi in questa tornata elettorale: come ormai noto, sono andati alle urne solo 4 lombardi su 10, il 41% degli aventi diritto, un dato mai cosi basso da quando si vota per la Regione. I dati nel dettaglio, allora.

Come detto, Fratelli d’Italia si conferma primo partito in Lombardia, come già accaduto alle elezioni Politiche di settembre 2022. Alle ultime Regionali ha ottenuto il 25,1% dei consensi con una crescita di oltre 21 punti rispetto al 2018 quando era al 3,6%. In un contesto di altissima astensione, Fratelli d’Italia è riesciuta ad aumentare anche i voti assoluti, passando dai 190.838 ottenuti nel 2018 ai 725.402 di questa tornata per un crescita di oltre mezzo milione di elettori. Il secondo partito della regione è il Pd col 21,8%. Rispetto a 5 anni fa, i Dem crescono di 2,5 punti percentuali ma perdono 379.786 elettori: 1.008.560 voti nel 2018, solo 628.774 oggi. Quindi ecco la Lega, che perde 13 punti rispetto al grande risultato delle precedenti Regionali (dal 29,6% al 16,5%) e passa, addrittura da 1.553.798 elettori a 476.175. Tradotto: il Carroccio ha perso più di 1 milione di voti. Forza Italia ha ottenuto il 7,2%, la metà di quanto avesse nel 2018, quando si era attestata al 14,3%. Il partito di Silvio Berlusconi ha perso 542.319 consensi: 208.420 quelli di oggi, 750.739 quelli delle precedenti Regionali. Lombardia Ideale, la lista civia del rieletto Attilio Fontana è l’unica, insieme a Fratelli d’Italia, ad aumentare i consensi: guadagna poco meno di 100mila nuovi elettori, passando da 76.410 voti a 177.387.

Perde, invece, 14 punti il Movimento 5 Stelle che resta sotto il 4%, mentre era al 17,8% nel 2018. Gli elettori lombardi dei pentastellati sono 113.229: ben 820mila in meno rispetto a 5 anni fa quando sfiorarono il milione (933.382). “Noi Moderati“ è rimasto stabile: quest’anno ha ottenuto l’1,1% contro l’1,2% del 2018 quando si presentò come “Noi con l’Italia-Udc“. Ha però ridotto del 50% i propri voti passando da 66.381 a 33.711 preferenze. Tra le nuove liste presenti alle Regionali del 2023, per le quali è impossibile il confronto con il 2018, la lista “Letizia Moratti Presidente“ ha ottenuto il 5,3% (per 152.652 voti assoluti), Azione–Italia Viva il 4,2% (l’equivalente di 122.356 voti), il “Patto Civico–Majorino Presidente“ il 3,8% (per 110.126 voti), Alleanza Verdi e Sinistra il 3,2% (93.019 voti) e Unione Popolare l’1,3% (39.913 voti).

Quanto alla geografia del consenso, Fratelli d’Italia è il primo partito in 9 province (Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza Brianza, Pavia e Varese) su 12 con percentuali che vanno dal 29% di Mantova al 23,2% di Lecco. La Lega batte gli alleati solo in due province: a Como col 24,1% (218 voti in più del partito di Giorgia Meloni) e a Sondrio con il 28,6%, mentre il Pd è primo a Milano col 24,9%, un punto più di Fratelli d’Italia.

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