Il Coronavirus e la sua gestione da parte di Attilio Fontana e della sua Giunta regionale irrompono nella campagna elettorale per le Regionali. Direttamente da Nembro, in Valseriana, davanti al monumento dedicato alle vittime della pandemia, Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra e del M5S alla presidenza della Regione, torna su un tema sensibile: "La gestione del virus in Lombardia è stata, soprattutto nei primi mesi, incredibile. Non c’è luogo al mondo che possa dire di avere affrontato tutto in modo compiuto, non è certo colpa di Fontana se c’è stato il Covid in Lombardia, però il presidente uscente ha la responsabilità di avere inserito i positivi nelle Rsa: questo è un errore incredibile". Da qui la replica di Roberto Anelli, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, in difesa del governatore uscente, ricandidato dal centrodestra: "La macchina elettorale di Majorino viaggia con la benzina degli insulti e delle fake-news. Rilancia una bufala, smentita da tutte le inchieste della magistratura che hanno dato ragione a Fontana. Una menzogna che fa capire a quali infimi livelli si stia abbassando il candidato di Pd-M5S per cercare di recuperare terreno".
Ma Carlo Calenda, leader di Azione, partito che sostiene la candidatura alla presidenza di Letizia Moratti, non è meno tenero nei confronti del presidente uscente: "Se le persone che vivono in Lombardia non si ricordano dello scempio fatto da Giulio Gallera e Attilio Fontana, abbiamo un grosso problema con la politica. La politica parte dalla memoria, dalla capacità di ricordare". Parole proferite ieri a Milano. A chi gli ha chiesto come stia andando, a suo avviso, la campagna elettorale, Calenda ha risposto: "Secondo me la Moratti sta facendo molto bene, sta girando palmo a palmo, sono molto positivo. Il tutto è facilitato dal fatto che con Fontana c’è Giulio Gallera, che i lombardi non voteranno per come è stata gestita la pandemia".
Gi.An.
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