ANDREA SPINELLI
Cronaca

Milano, overdose di show. E i Korn fanno flop

Cartellone intasato per l'estate rock del capoluogo lombardo

I Korn

Milano - Inizia con Saturno contro l’estate rock milanese. Se la cancellazione degli show di Aerosmith e Foo Fighters dal cartellone dell’iDays s’erano rivelate due vere e proprie mazzate per i fans, lo spostamento al Fabrique dello show con cui i Korn (anzi, KoЯn come si firmano) avrebbero dovuto accendere stasera i riflettori dell’Ippodromo Snai conferma l’avvio in salita di questa stagione. Visto che Jonathan Davis e compagni saranno regolarmente in scena sul palco di via Fantoli, il trasferimento lascia intendere una prevendita oltremodo tiepida, problema con cui troveranno a confrontarsi in diversi nell’arco di una stagione caratterizzata da un’overdose di proposte dettate dalla necessità rimpolpare bilanci scarnificati dalla pandemia, oltre che dal bisogno di rinvigorire quella filiera del live che la lunghissima sospensione ha ridotto ai minimi termini. A questo si aggiunga l’ansia di tornare in scena degli artisti, smaniosi di rinsaldare quei legami sfilacciati da una lontananza combattuta in molti casi solo con post sui social e dirette zoom.

Proprio di ieri l’annuncio di un’altra vittima illustre della saturazione live, Alice Cooper (e Michael Moore), con lo spostamento all’Alcatraz del concerto programmato originariamente il 29 giugno sempre allo Snai nella cornice del Milano Summer Festival. La configurazione adottata dall’Ippodromo per il MSF offre una capienza massima di 34 mila presenze, ma diventa accettabile dalle 4 mila in su. Sotto quella soglia meglio dirottare tutto sui palcoscenici al chiuso. Un rischio che non dovrebbe correre il resto del cartellone del Milano Summer Festival, che prevede i Killers di Brandon Flowers il 21 giugno, l’attesissimo Kendrik Lamar il 23, Brunori Sas il 24, Ozuna il primo luglio, il nostalgico amarcord anni Novanta di Aqua, Vengaboys ed Eiffel 65 il 3, Achille Lauro il 5, Chemical Brothers il 7, Caparezza (e Hu) l’11, The Kid Laroy il 12, Gazzelle il 17, Willie Peyote il 19 e Stromae il 20. Al riparo da sorprese pure la programmazione pianificata per il rientro dalle vacanze, che conta su Louis Tomlinson il 3 settembre, Tame Impala il 7, Liberato il 9, Martin Garrix e Ghali il 10, lo straesaurito Blanco il 16 e 17.

Anche se al chiuso, si comincia stasera con uno dei gruppi che negli anni Novanta, assieme ai Limp Bizkit e ai Deftones, hanno contribuito a definire l’alternative metal Usa. I KoЯn, di Bakersfield, in 30 anni di cammino hanno venduto oltre 30 milioni di dischi. Preceduto dal rap metal dei Fever 333, il quartetto californiano propone al popolo del Fabrique “Requiem”, 14° capitolo (in studio) di una discografia varata nel ’94. "L’abbiamo registrato con l’atteggiamento che avevamo da ragazzi – dice Davis –, quello di chiudere il mondo fuori dalla porta dello studio e divertirci". Lo stesso che hanno nei concerti.