Kermesse di successo Tradizione da 460 anni grazie alla miscela fra sacro e profano

Da oggi a lunedì torna l’attesa e molto seguita Fiera del Perdono .

Kermesse di successo  Tradizione da 460 anni  grazie alla miscela  fra sacro e profano

Kermesse di successo Tradizione da 460 anni grazie alla miscela fra sacro e profano

di Alessandra Zanardi

Una tradizione che si ripete da 460 anni e continua a riscuotere il favore del pubblico grazie alla sua miscela di sacro e profano. Da oggi a lunedì torna a Melegnano la Fiera del Perdono, grande kermesse storico-culturale che ogni anno richiama in città migliaia di visitatori. Come da copione, la giornata di oggi è quella che ospiterà le principali attrazioni, disseminate nelle vie del centro e accompagnate dal tradizionale contorno di bancarelle. Con sbandieratori e dame viscontee, la cerimonia di apertura è in programma alle 9 in piazza Risorgimento; da quel momento si snoderà un ampio ventaglio di eventi comprensivo di corteo storico (con partenza alle 10 dal castello) e messa con esposizione della bolla del Perdono (alle 11.45 nella basilica di San Giovanni). Fino a sera, mostre, spettacoli, laboratori, spazi espositivi e stand gastronomici intratterranno un pubblico di ogni età. "Una formula inossidabile, che si rivolge da un lato a chi ne vive gli aspetti religiosi (quelli della Festa), dall’altro a chi preferisce quelli laici (la Fiera) - rimarca Vitantonio Palmisano, esperto di storia locale -. Un evento che ormai si è radicalizzato negli usi e nei costumi, tanto da aver prodotto il detto: el Perdon l’è a Melegnan". La leggenda racconta che il cardinale Angelo Medici passò un giorno per Melegnano, ma la sdegnosa cognata si rifiutò di accoglierlo in castello. Il religioso trovò dunque ospitalità presso il parroco del paese. Anni dopo, diventato Papa col nome di Pio IV, Angelo Medici si ricordò di quel gesto gentile e volle ricompensare i melegnanesi con l’emissione della bolla del Perdono. Era il 1563. "La Bolla - spiega Palmisano - si discosta da tutte le altre emesse prima del Concilio di Trento poiché contempla l’indulgenza plenaria e la remissione di tutti i peccati, qualora vengano ottemperati i riti in essa prescritti. Il contenuto del documento risulta ad oggi un unicum". L’aspetto religioso è rimasto, ma nel tempo la ricorrenza si è caricata anche di altri risvolti, di carattere commerciale e aggregativo. Oggi il Perdono è un grande contenitore di eventi e una vetrina per le realtà del territorio, dal commercio alle associazioni. Tra le novità di quest’anno, la gara ciclistica Gran premio del Perdono, in programma a Pasquetta.

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