Jet dei ricchi, i voli privati dei vip finiscono sui social: ecco quanto inquinano

La pagina Instagram con 50mila iscritti traccia le rotte dei jet e calcola il consumo di CO2: “Abbiamo fatto ricredere anche i Ferragnez”

Chiara Ferragni e Fedez su un jet privato

Chiara Ferragni e Fedez su un jet privato

Milano – “C’è qualcuno particolarmente assetato che per il Vinitaly è arrivato in jet da Milano". Si ricorda il volo di Silvio Berlusconi da Linate a Brescia, che "per qualche arcana ragione impiegò 45 minuti e ne avrebbe risparmiati 10 in treno" (si è seguito il suo jet nei cieli italiani anche nei giorni del ricovero). Si "soffre" per le 11 tonnellate di Co2 prodotte dai Maneskin in due giorni, "la stessa Co2 che una persona normale emette in quattro anni per tutti i suoi trasporti", come per il viaggio a Colonia della "stella polare" Michelle Hunziker (convertibile in sei mesi di viaggi di un comune mortale).

Dietro Jet dei ricchi” - pagina nata meno di un anno con all’attivo oltre 57mila seguaci tra Instagram e Twitter - non c’è una persona sola. Sono più di due e meno di 10, tutti under 30, con competenze diverse accomunate da "esperienze professionali in campo ambientale". Non sono più studenti, non sono prof e hanno tutti un altro lavoro, perché tracciare i jet dei ricchi non porta danè. Di loro non dicono di più. "Non per non prenderci responsabilità, ma perché vogliamo che a parlare siano i dati e non le persone", ribadisce uno dei portavoce.

Jet tracciati. Come Jack Sweeney con Elon Musk?

"Nasciamo ispirandoci ad altre esperienze. Ma non tanto a Sweeney: lì l’ottica era più voyeuristica e il tracciamento non direttamente associato all’impatto ambientale. Pensiamo più a l’Avion de Bernard, creata per seguire Arnault, la persona più ricca del Pianeta. Quando siamo incappati in quella pagina, ci è sembrato un modo interessante per parlare simultaneamente di disuguaglianze socio-economiche e impatto ambientale, allargando il raggio: non prendiamo di mira qualcuno in particolare. Seguiamo jet privati a uso esclusivo delle famiglie più ricche del Paese e quelli presi dai vip: in quel caso possiamo abbinarli perché ce lo dicono loro, nelle loro stories".

L’obiettivo?

"Non è vero che siamo responsabili dell’inquinamento allo stesso modo. Il 10% più ricco della popolazione è responsabile del 50% delle emissioni; l’1%, i ricchi dei ricchi, del 17-18%. Ma le cifre sono inodori, incolori e insapori: bisogna visualizzarle. E nel nostro piccolo è quello che facciamo, a colpi di battute e meme, ma mettendo davanti sempre il dato. Il valore pedagogico è molto alto e davanti a una crisi climatica di questa portata va fatto qualcosa".

Vi ha mai querelato o minacciato qualcuno?

"Abbiamo costruito un modello di analisi serio: chiunque può rifare i nostri calcoli. Al momento non è mai stata smentita una cifra. Querele esplicite? Mai arrivate: solo Matteo Renzi ci ha fatto presente che se le informazioni pubblicate fossero state false avrebbe proceduto... ma non è arrivato nulla".

L’opera di moral suasion è servita a “redimere“ qualcuno?

"Una vittoria di Pirro la abbiamo avuta sì: Chiara Ferragni ha smesso di postare ogni due giorni i suoi giri in jet. Storicamente il jet set è uno status symbol. Già il fatto che si ostenti meno è un obiettivo riuscito".

Si vedrà l’impatto per la Design week come per Vinitaly?

"Lo tracceremo, certo salterà meno all’occhio rispetto a Verona perché Linate è già affollatissimo di suo, il più frequentato dai jet in Italia. C’è un altro dato paradossale, quello dei voli brevissimi. Ci sono tanti, troppi, voli di riposizionamento: si inquina pure viaggiando a vuoto".

Prima proposta di limitazioni atterrata in Parlamento. Si muove qualcosa?

"Sì. Otto mesi fa quando è nata la nostra pagina il tema era assente dal dibattito. Adesso abbiamo studi e una proposta su una piattaforma condivisibile, che parla di divieti quando ci sono alternative valide, che prevede un fondo per vincolare i proventi delle accise al cherosene dell’aviazione e delle tasse a investimenti sul trasporto pubblico su ferro, su bus elettrici o a idrogeno. Pure Calenda, che prima poteva avere qualche imbarazzo con il suo alleato, non potrà più esimersi dal sostenerci".

La vostra battaglia decolla da Milano o da Roma?

"Siamo ovunque".

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