
Israele e Palestina, le piazze contro. Jarach boccia il Consiglio comunale: "È sbagliato mettere due bandiere"
Due piazze contrapposte. A distanza di sicurezza l’una dall’altra. E il ritorno della polemica sulle bandiere esposte sulla facciata di Palazzo Marino. Ieri pomeriggio sono andati in scena i presidi pro Israele e pro Palestina, più o meno nello stesso orario e con le forze dell’ordine a monitorare entrambe le manifestazioni: tutto si è svolto senza tensioni, nonostante i timori della vigilia. Alle 18.30, alcune decine di persone si sono ritrovate in piazza Safra, davanti al Memoriale della Shoah, all’iniziativa di solidarietà per Israele organizzata da Forza Italia.
"Non sono soddisfatto, ritengo che sarebbe stato opportuno, come avvenuto in tutta Europa e in tutto il mondo in questi giorni, avere solo la bandiera di Israele", l’opinione del presidente del Memoriale Roberto Jarach sulla decisione del Consiglio comunale di esporre anche il vessillo arcobaleno della pace di fianco a quello con la Stella di David. A chi gli ha chiesto se avesse avuto modo di parlarne col sindaco Giuseppe Sala, Jarach ha spiegato: "Ho poche occasioni di incontrarlo, visto che non viene spesso al Memoriale: uno dei motivi per cui sono critico è perché non condivido questo tipo di approccio, è un momento in cui per la nostra civiltà vanno condannati questi fatti". Intanto, l’attacco di Hamas a Israele ha avuto effetti indiretti anche sul fronte della cultura cittadina: ieri le fondazioni Cineteca Italiana e Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec) hanno spiegato in un comunicato congiunto di aver sospeso fino a data da destinarsi la rassegna "Nuovo cinema ebraico e israeliano", in calendario da domenica all’Arlecchino, "a seguito delle recenti tragiche notizie di cronaca". È iniziato, invece, alle 17 il presidio organizzato da associazioni e collettivi pro Palestina: inizialmente i promotori avevano chiesto piazza Scala come location, ma la vicinanza alla sede del Comune ha consigliato di spostare il punto di ritrovo prima in piazza Mercanti e poi lontano dal centro (in zona Pagano), anche se alla fine il presidio statico si è svolto comunque davanti alla Loggia, con le camionette della polizia piazzate sul lato di piazza Duomo e gli agenti del Reparto mobile schierati a due passi dai manifestanti. "Palestina libera", lo striscione più rappresentativo e il coro più cantato dai circa 200 che dopo le 19 si sono allontanati alla spicciolata.
Nicola Palma