
La dg Labanca: "Nel 2024 abbiamo avviato cantieri per nove nuovi ospedali e case di comunità. I 27 concorsi per figure chiave e i 37 nell’area medica hanno rafforzato i servizi offerti".
Nove cantieri avviati nel corso del 2024 per la realizzazione delle sedi definitive di case e ospedali di comunità; case di comunità-ponte; poliambulatori attivati nei 5 distretti di competenza; investimenti per oltre 70 milioni di euro. In risposta a sindacati e movimenti che ne chiedono a gran voce un rilancio, l’Asst Melegnano Martesana snocciola numeri che sono la fotografia del 2024 e la previsione per il 2025. Tra i dati più significativi, l’avvio dei cantieri per la realizzazione delle case di comunità a Cassano d’Adda, San Giuliano, Segrate, Gorgonzola, Trezzo sull’Adda, Liscate e Vaprio in edifici interessati da ristrutturazioni e ripristini. Melegnano e Rozzano sono invece strutture di nuova realizzazione.
Ancora. Nel 2024 sono stati oltre 8mila i pazienti cronici presi in carico nell’ambito del Pai (Piano di assistenza integrata), con l’obiettivo, per il 2025, di proseguire nell’ampliamento della capacità di presa in carico. L’azienda fa sapere di aver attivato progetti nell’area della salute mentale e di aver scommesso sulla telemedicina con prestazioni, in ambito cardiologico e diabetologico, che nel 2024 hanno fatto registrare 1.714 accessi. "La telemedicina – spiega Roberta Labanca (nella foto), direttore generale di Asst Melegnano Martesana – offre concretamente la possibilità di mettere a disposizione del territorio specialisti ospedalieri, in un’integrazione tra servizi sempre più capace di rispondere alla domanda dei pazienti".
Sul fronte del personale sanitario, rimarcano dall’azienda, si sta attivamente lavorando con bandi, concorsi e progetti di reclutamento: le 27 procedure concorsuali in ambito di comparto e le 37 nell’area medica hanno portato al rafforzamento dei servizi offerti. Un impegno, questo, che verrà mantenuto anche per l’anno in corso.
Ma sindacati e movimenti che chiedono un rilancio dell’Asst – e che nei giorni scorsi hanno organizzato un presidio di protesta al Predabissi – restano scettici: "Numeri lontani – dicono – dalla percezione che i cittadini hanno della qualità dei servizi erogati". Lunedì 27 la direzione ha convocato un incontro con Rsu e sindacati per illustrare il piano di sviluppo 2025. "Saremo presenti, ma per esprimere le nostre opinioni e non essere meri uditori", annuncia la Cgil.